Il sistema perverso usato per farvi accettare scelte intollerabili: non cadete in questo tranello

I soldi europei non esistono, siamo noi che diamo i soldi all’Europa. Di ciò che serve all’economia di territorio, nulla quaestio, e certamente nessun dibattito. Che muoia pure, sostiene il pensiero unico neoliberista, se non è capace a rinnovarsi. Poco importa che con quella impresa muoiano una o molte famiglie italiane. Ed ecco, così magicamente, creata anche la seconda condizione: solo la leggenda neoliberista racconterà di crisi violente, continue, ripetute, che creano lo stato d’animo adatto ad accettare la perdita dei diritti democratici e l’adozione di decisioni che, in condizioni normali, un cittadino non potrebbe mai tollerare.

Questa è la pillola di oggi e contiene due concetti: il primo concetto, del localismo, cioè dell’esigenza di un territorio, in questa logica della globalizzazione non interessa nulla a nessuno. Possono esserci dei territori di investimento e i territori di raccolta nel dialogo finanziario. Per cui le stesse banche potrebbero diventare, in una logica multinazionale, soggetti globali che, in alcuni territori e Stati, raccolgono denaro per poi investirlo dove è più conveniente. Perché magari di là si paga meno il costo del lavoro o addirittura si paga di meno il carico fiscale.

Secondo concetto: la leggenda neoliberista del farci sentire in colpa, avete vissuto al di sopra delle vostre possibilità e avete fatto gli sprechi e via discorrendo. La gente va contro la politica, toglie i parlamentari dal Parlamento pensando di fare una roba intelligente. La stupidità di chi ha votato per ridurre il numero dei Parlamentari è incommensurabile perché è votare contro il proprio interesse. E’ ridurre i soldi della spesa pubblica che in realtà stiamo parlando di uno “0,” per non avere più il controllo sui miliardi che invece le multinazionali fanno, con Parlamenti compiacenti che approvano il Governo Draghi, che votano per il Recovery Fund e non si pongono il problema che stanno cedendo la sovranità del Paese perché le condizioni contrattuali legheranno completamente la possibilità di fare politica parlamentare.

Questa è la mia critica pesante a chi ha votato a favore del Governo Draghi, perché siamo costretti e saremo costretti ad accettare delle condizioni che in condizioni normali un cittadino libero non con il cappio al collo finanziario, non accetterebbe mai.

Malvezzi​ Quotidiani, pillole di economia umanistica con Valerio Malvezzi