In queste settimane stanno avvenendo diversi episodi che riguardano la sfera geopolitica dell’Italia e non solo, che sembrano essere indipendenti l’uno dall’altro. Cerchiamo invece di elencarne alcuni che seguono un medesimo filo conduttore e che riguardano principalmente l’asse che pare stia nascendo tra Italia e Francia, voluto dagli Stati Uniti. In modo da poterne evidenziare le opportunità e i pericoli.
Il Governo francese ha deciso di arrestare dopo moltissimi anni ben nove ex terroristi italiani in Francia. Mario Draghi ha definito un dittatore Erdogan proprio nel periodo di maggior scontro tra la Turchia a la Francia. Molti l’hanno definita una gaffe, ma figuriamoci se un esponente esperto come Draghi non conosca il peso di quelle parole. La Francia continua a sollevare l’esigenza di far luce sulle responsabilità della Cina nella pandemia, mentre l’Italia blocca diverse acquisizioni strategiche dei cinesi in Italia.
In pratica entrambe si spostano con decisioni sull’asse atlantico. Il Governo italiano e i media italiani glissano completamente sulla gravità della lettera dei generali francesi indirizzata a Macron per porre fine all’islamizzazione della Francia. Pare quindi che i due Governi si coprano a vicenda.
Ma cosa sta accadendo nello specifico? Gli Stati Uniti chiedono un asse Francia-Italia in funzione anticinese. Anche per creare un argine alla Germania, che invece per esigenze commerciali e per mantenere il suo surplus ha bisogno della Cina come partner. Macron si è reso conto che l’asse franco-tedesco fosse in realtà un asse Macron-Merkel. Quindi ripiega ora sull’Italia come alleato strategico per provare a bloccare il ritorno dell’austerity, che invece la Germania proverà a imporre.
Quali sono i rischi di questa nuova alleanza? Il primo è che la Francia sfrutti questo avvicinamento con mire predatorie nei confronti del nostro Paese. Il secondo rischio è che Macron baratti con l’America il posizionamento di Italia e Francia sul fronte atlantico per ottenere in cambio i propri interessi.
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