Belgio, alto potenziale e qualche punto debole

Potremmo iniziare dicendo che contro il Portogallo (che perlomeno i supplementari li avrebbe meritati) abbiamo visto entrambe le facce della medaglia belga: l’elevato potenziale tecnico e dinamico, soprattutto per quanto riguarda la ricerca della profondità in verticale; al tempo stesso, qualche punto debole in certe situazioni di gioco, con una difesa autorevole, esperta ma aggredibile in occasione dei rovesciamenti di fronte, vista la propensione degli esterni di centrocampo (Meunier e T. Hazard) ad occupare la metà campo avversaria.

Il cammino portato a termine nel Gruppo B e negli ottavi contro Ronaldo e compagni ha confermato quello che era stato un percorso di qualificazione quasi cannibalesco, nei numeri: dieci vittorie su dieci, come l’Italia, con 40 reti segnate e soltanto tre subite.

L’assetto tattico e l’impronta del CT spagnolo Roberto Martinez – tutto sommato un tecnico tuttora sottovalutato –  sulla rosa belga sono ormai consolidati, si traducono in particolare in un 3-4-3 funzionale alle caratteristiche dei singoli giocatori e, anche per questo, utilizzato senza soluzione di continuità fino al match di ieri sera. Per quanto riguarda i giocatori utilizzati con maggiore frequenza emerge un gruppo scelto di titolari, senza particolari sorprese in vista del match contro gli Azzurri: Courtois in porta, difesa a tre composta dagli esperti Alderweireld e Vertonghen insieme a uno tra Boyata dell’Herta Berlino o l’ex romanista Vermaelen, ieri sera ammonito; centrocampo con Meunier, Witsel, Tielemans e Thorgan Hazard (sorprendente per rendimento in questo Europeo) e Lukaku come unica punta “vera”, con Eden Hazard e De Bruyne che svariano sulla trequarti a supporto. Al momento, le condizioni di questi ultimi due, costretti ad alzare bandiera bianca contro i lusitani nel secondo tempo dell’ottavo di finale disputatosi ieri a Siviglia, potrebbero portare Martinez a qualche accorgimento forzato, ma ovviamente lo staff medico dei Diavoli Rossi sta tentando il tutto per tutto per recuperare almeno uno dei due. 

Paolo Marcacci