Si continua a fare grande confusione sull’origine del coronavirus: non capisco proprio perché

Si continua a fare una grande confusione fra nascita, origine e diffusione del coronavirus Sars Cov 2: io veramente non riesco più a comprendere perché.
Sfogliando la letteratura scientifica internazionale a riguardo quello che si trova sono una manciata di articoli, quelli più importanti sulle riviste principali come Nature, che dicono che Sars Cov 2 è un virus non ingegnerizzato. Dunque naturale con patrimonio genetico di pipistrello e pangolino malese, come in realtà si sa per tutti gli ultimi coronavirus e per tutte le ultime pandemie.

Queste derivano sostanzialmente dai pipistrelli, che poi fanno un salto per arrivare ai Sapiens. Naturalmente può sempre esserci la possibilità che si cerchi di creare un virus in laboratorio, ma per crearlo in laboratorio bisognerebbe, nel caso specifico di Sars Cov 2, aver avuto l’idea straordinaria e geniale dell’uncino molecolare che ha questo virus che non esisteva prima. Se devo fare un virus con un patchwork di diversi virus prendo l’uncino molecolare di Sars Cov 1, che già c’era ed era quindi perfettamente funzionante e meno sofisticato.

Fino adesso non ci sono articoli che sostengono il contrario, o meglio ce ne sono un paio che non sono ancora stati stampati. Poi, nelle loro stesse conclusioni, dicono: ‘Però non possiamo provarlo’. Allora, se non lo potete provare, è inutile che lo scrivete. D’altro canto, chi parla di ingegnerizzazione del coronavirus, è sì un premio Nobel ma non lo fa scrivendo in una rivista scientifica ma in una intervista ad una televisione che, dal punto di vista scientifico, conta zero.

Cioè a dire che Montagnier vince il premio Nobel per la medicina perché ha scritto articoli pubblicati sulle riviste scientifiche e, quando si tratta di dire una cosa sensazionale e straordinaria, invece di scriverla come aveva fatto prima, la affida a un’intervista televisiva: è evidente che c’è qualcosa che non va.
La cosa che non va è che non poteva provarlo, dunque quella è una sua impressione. Quindi dal punto di vista scientifico, dicono gli articoli fino ad oggi pubblicati, conta zero.

Altra è invece la diffusione del virus. Questo può essersi anche generato o diffuso da un errore di laboratorio, anche se è difficile che ciò sia avvenuto in laboratori tanto sofisticati. Naturalmente non può essere intenzionale perché lo avresti scatenato contro la tua stessa popolazione senza aver fatto un vaccino, e significherebbe veramente suicidio. Quindi è un caso che potrebbe anche essere accaduto, ma è molto difficile trovare tracce scientifiche e addirittura è difficile trovare anche quelle giudiziarie. Ci vuole casomai un’indagine di polizia e non un convegno di scienziati.

Al momento attuale la situazione è questa. Poi possono sempre uscire fuori nuovi dati, ma questi debbono essere comprovati e messi su una rivista scientifica. Fino adesso non ci sono.

GeoMario, cose di questo mondo – Con Mario Tozzi