Il documeto dell’Aifa Classificazione di medicinali per uso umano ai sensi dell’art. 12 comma 5 del decreto-legge 13 settembre 2012 n. 158 convertito con modificazioni nella legge 8 novembre 2012 n. 189 contiene le condizioni che servono all’autorizzazione del vaccino e dunque per mantenerlo in commercio. Nell’ultima condizione si legge che “Per confermare l’efficacia e la sicurezza di Comirnaty, il titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio deve fornire la relazione finale sullo studio clinico relativa allo studio C4591001 randomizzato, controllato verso placebo, in cieco per l’osservatore a dicembre del 2023“.
Tradotto, secondo suddetto documento Aifa l’efficacia e la sicurezza del vaccino non sono confermate. Nonostante ciò continuano le inoculazioni: perfino per i più giovani – i meno a rischio – si pensa possa iniziare presto una vera e propria vaccinazione di massa. Ma qual è la ragione di tutto questo?
E’ qui che subentrano le terapie domiciliari e la continua battaglia per dire a tutti che la possibile soluzione contro il Covid esiste già.
Come riporta in diretta il Dott. Andrea Stramezzi, testimone diretto dell’efficacia delle cure precoci, questo creerebbe non pochi problemi a concedere l’autorizzazione per un siero che – ora anche secondo documenti Aifa – non ha avrebbe terminato tutti i controlli di rito.
Sentite cosa ci ha detto a ‘Un Giorno Speciale’
“Tutti questi vaccini hanno avuto un’autorizzazione provvisoria che va appunto confermata dagli studi clinici randomizzati a doppio cieco con placebo entro il 2023. Ma perché hanno ottenuto questa autorizzazione pur non essendo ancora stati testati adeguatamente?
Perché sia FDA che EMA hanno ottenuto una deroga come enti regolatori in quanto esiste una malattia che è grave di cui non esiste una terapia riconosciuta.
Nel momento stesso in cui ci fosse una dichiarazione di efficacia di una terapia, che dice che una terapia per il Covid esiste, automaticamente questa deroga che è stata data per poter mettere in commercio i vaccini anche se ancora in fase sperimentale decadrebbe immediatamente. Cioè i vaccini diventerebbero illegali. E noi sappiamo che la cura esiste, perché l’abbiamo applicata su decine di migliaia di persone!
Questo ci fa riflettere sul perché tutti i tentativi di far capire al mondo che esiste una terapia sono stati tassati“.