La Costituzione non prevede sospensioni, neanche nei casi di emergenza. E questo perché per lungo tempo, in Italia, libertà e democrazia sono state sotto scacco di quella che allora fu presentata alla popolazione proprio come una situazione emergenziale da arginare a tutti i costi. Sicurezza in cambio di diritti, tutela al prezzo di porzioni di libertà.
Uno schema, questo, che secondo Diego Fusaro è pericolosissimo: “La sicurezza è importante – osserva – ma guai a chi la propone in cambio di libertà”.
L’emergenza insomma diventa “un’arma politica per sospendere la Costituzione”. Ma com’è possibile che ciò accada? L’ipotesi di introdurre delle sanzioni che blindino i principi stabiliti nella Carta Fondamentale può essere una soluzione perseguibile? Francesco Vergovich e Fabio Duranti ne hanno parlato proprio con Diego Fusaro. Ecco che cosa ne pensa in questo video estratto dalla diretta di ‘Un giorno speciale’.
“C’è un circolo vizioso per il quale si dice che con l’emergenza è possibile sospendere la Costituzione e quindi l’emergenza può diventare un’arma politica per sospendere la Costituzione. Non è difficile vedere questa circolarità funesta. I Padri Costituenti, giova ricordarlo, non si sognarono minimamente di mettere nella Costituzione lo stato di emergenza. Perché? Perché provenivano da 20 anni di stato di emergenza e la Costituzione serviva tra l’altro a evitare che si riproponessero stati di emergenza che di fatto mettessero tra parentesi la normale vita democratica.
Non sta scritto da nessuna parte che in nome dell’articolo 32, il diritto alla salute che è un diritto sacrosanto, si possano mettere a tacere gli altri articoli. Hanno scassinato la Costituzione e la democrazia dall’interno con una narrazione che non è nuova nella storia dell’occidente. Vi dicono che dato che c’è un problema di emergenza dobbiamo limitare la libertà per garantire la sicurezza. Ecco questo teorema è profondamente pericoloso. La sicurezza è importante, ma guai a chi la propone in cambio di libertà”.