Stop della FIGC al trust di Lotito: cosa rischiano Lazio e Salernitana? ▷ Tutti gli scenari

Sono giorni caldissimi per Claudio Lotito e per il trust che riguarda la cessione della Salernitana. Stando a quanto riferito in queste ore dai principali organi di stampa, il trust presentato il 24 giugno è stato respinto dalla FIGC. Ora il presidente della Lazio ha tempo fino alle ore 20.00 di sabato 3 luglio per una soluzione definitiva: in base alle norme federali, un soggetto non può essere presidente di due squadre iscritte nello stesso campionato. Il ritorno della Salernitana in Serie A, atteso dalla tifoseria da 23 anni, sembrerebbe dunque in bilico.

L’avvocato Roberto Afeltra, intervenuto ai microfoni di “Radio Radio Lo Sport“, ha spiegato la situazione dal punto di vista giuridico, spiegando gli scenari che potrebbero scaturirne: “Innanzitutto è inesatto dire che la Federazione ha respinto il trust. Ieri gli organi competenti, dopo aver esaminato la documentazione inviata dalla Salernitana, ha ritenuto che al fine di dare una valutazione finale ha identificato alcuni elementi per i quali non ci sarebbero le compatibilità con le attuali norme federali. Ha concesso un ulteriore termine fino a sabato prossimo per precisare meglio un paio di punti perché diventi “blind trust” (un “trust blindato”, ndr). Mi sembra un passo avanti, in quanto se l’avessero voluto rigettare l’avrebbero fatto tout court: significa che nel complesso la proposta è ammissibile e compatibile, però è necessario effettuare alcune precisazioni. Se i componenti del trust riusciranno a fornire tutte le delucidazioni del caso non ci sarà motivo per ostacolare l’iscrizione al campionato”.

Il nocciolo della questione verte sui criteri di indipendenza e terzietà del trust proposto: per la Federazione devono essere dimostrati meglio questi criteri per renderlo ammissibile. “Da quello che si sa, la titolarità del trust fa capo ad una società fiduciaria che dovrebbe far capo ad un istituto bancario e quindi bisogna vedere la Federazione se ritiene idonea questa indipendenza e terzietà. Potrebbe esserci un altro problema, ossia la mancanza della cifra esatta alla quale cedere entro 6 mesi il trust. Già c’è un fatto importante non sottolineato: il trust, da molti ritenuto come soluzione impossibile, è stato ritenuto come ammissibile. Il passo decisivo è stato fatto a livello positivo, mi meraviglierei molto qualora arrivasse uno stop definitivo al trust”.

“Il termine che la FIGC ha concesso al trust”, termina Afeltra, “è lo stesso che danno quando le società che intendono iscriversi presentano una documentazione incompleta. A volte si arriva anche al rigetto provvisorio. Cosa rischia la Salernitana e cosa rischia la Lazio? Per la Lazio non vedo nessun rischio, per la Salernitana la promozione in Serie A”.