Annuncio in anteprima l’uscita il primo luglio dell’inchiesta “Il Diego rivoluzionario – Il pugno che sfidò gli imperialisti per riscattare il sud del mondo“. È un libro dove non si parla di calcio, ma è la prima inchiesta giornalistica al mondo per far luce sui possibili mandanti politici e gli esecutori degli attacchi che hanno compromesso la carriera sportiva e la vita di Diego Armando Maradona. Un dossier dettagliato sui rapporti strettissimi con il Presidente cubano Fidel Castro, con il Presidente venezuelano Hugo Chávez e con gli altri presidenti sudamericani non allineati alle politiche imposte dagli Stati Uniti.
Tutto quello che di Diego Armando Maradona non vi avrebbero voluto mai far sapere. Il Diego rivoluzionario, quello che quasi nessuno conosce. La sua storia non autorizzata. Forse, l’eredità più importante che lascia.
Nel libro viene acceso per la prima volta un riflettore su chi voleva fargliela pagare. Un racconto rischioso, ma da napoletano e anti-imperialista convinto non ho voluto esimermi.
Maradona scrive nella sua autobiografia: “C’è gente in giro che ancora non riesce a dormire perché sa che qualcuno gli ha ordinato ‘fai questo a Maradona’ e loro lo hanno fatto. Vorrei poter radunare tutti gli elementi, tutte le prove e poi andare alla Fifa, magari a 60 anni, dare un calcio alla porta e rivelare la verità”. Purtroppo Diego non ha fatto in tempo, ma io ho radunato tutti gli elementi di cui parlava. Questa inchiesta sarà il suo calcio alla porta dei potenti.
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