Il clamore per la sorpresa che si manifesta quando a essere eliminati sono i favoriti, quando a cadere è Golia per intenderci, soprattutto nel calcio sovrasta quello che dovrebbe essere celebrato come il vero evento, ossia la vittoria di chi ce l’ha fatta. A maggior ragione se contro il favore di ogni pronostico.
Ecco perché, in una serata come quella di ieri in cui tutti stanno ossessivamente riproponendo l’istantanea del disappunto che si dipinge in volto a Kylian Mbappé, a noi piace celebrare il vero gesto tecnico decisivo, nonché esibito con eleganza: il volo di Yann Sommer, il suo intuito nel “battezzare” l’angolo giusto, la sua parata con la mano di richiamo.
Gli altri continuino pure a “celebrare” la caduta degli dei, come se fosse la sola cosa che conta; noi rendiamo onore al merito, invece che clamore al demerito.
Paolo Marcacci