Il modello neoliberista americano si impose in ogni parte del mondo a forza di colpi di Stato. Taluni sottilmente avvenuti in apparente regime parlamentare, ma sotto il ricatto del sistema finanziario. Talaltri platealmente dimostrati, come quello dell’insediamento in Cile della dittatura di Pinochet.
Io sto dicendo in modo chiaro e inequivocabile che le ricette del neoliberismo, cioè del mondo economico nel quale viviamo, fanno credere, alla gente, a milioni di persone che sia l’unico dei mondi possibili. Queste ricette nascono dal mondo americano: ad un certo punto, sul finire degli anni ’70 e agli inizi degli anni ’80 cambiano le regole del gioco a livello planetario. Si decide che aiutare gli ultimi sia sbagliato e si decide che sia meglio aiutare i primi, i più ricchi. E così si crea un modello economico finanziario adatto al mondo borsistico, al mondo americano che stava dominando il mondo in quell’epoca.
Ci sono esempi plateali nei quali il modello neoliberista viene imposto con la forza, laddove prima c’erano dei modelli diversi. Oggi, vi faccio notare, che la fiducia cieca nell’Europa è la fiducia cieca nel modello economico neoliberista, che a sua volta è l’attuazione del modello economico neoclassico. Un modello imperialista dell’Inghilterra di fine XIX secolo, quando si credeva nel fatto che i mercati si regolavano da sé. E che non c’erano problemi per la disoccupazione. Se avete un figlio disoccupato, ora sapete a chi dovete dire grazie.
Malvezzi Quotidiani, pillole di economia umanistica con Valerio Malvezzi