Prende il largo l’azione promossa da un gruppo di avvocati che ha presentato alla Corte Europea 53 pagine di ricorso contro le autorizzazioni ai vaccini anti Covid. Una manovra legale che se arrivasse al successo avrebbe una portata gigantesca sullo stato dell’arte, porterebbe a una rilettura generale dell’evoluzione dell’emergenza come la conosciamo oggi. Il team di legali chiede alle autorità, anche quelle italiane che tra Governo e Parlamento hanno posto la loro firma su alcuni atti, di ritirare dal mercato le sostanze prodotte in nome del contrasto al Covid.
Alla base dei contenziosi che lo stesso gruppo si appresta a portare anche dinanzi i tribunali in Italia ci sarebbe un “difetto clamoroso”, come lo ha chiamato l’avvocato Renate Holzeisen ospite in diretta di Fabio Duranti. “Queste sostanze sperimentali – spiega la bolzanina – sono state autorizzate non seguendo la procedura prevista dalla direttiva 83 del 2001. Ma è stato adottato il regolamento 507 del 2006 come se si trattasse di veri e propri vaccini”. Si arriva così a una “clamorosa disapplicazione della normativa”.
Ecco la spiegazione dell’Avv. Holzeisen a Un Giorno Speciale, con Francesco Vergovich.
“Come sapete io ho presentato azione di annullamento delle deliberazioni di autorizzazione della Commissione europea di queste sostanze sperimentali. Sono prodotti di terapia genica, perché bisogna anche dire questo. Questa definizione di vaccino la usiamo soltanto per dire che stiamo parlando di quello che ci vendono come vaccino covid-19. Non sono vaccini: basta andare a vedere il funzionamento biologico di questi prodotti, così come è definito nella normativa comunitaria.
Il difetto clamoroso è che praticamente sono state autorizzate queste sostanze sperimentali, non seguendo la procedura prevista dalla direttiva 83 del 2001. Ma è stato adottato il regolamento 507 del 2006 come se si trattasse di veri e propri vaccini. Dunque abbiamo una clamorosa disapplicazione della normativa.
Porteremo dei contenziosi, adesso nei Tribunali in Italia, amministrativi e ordinari, perché sarà necessario. Prima il Governo, poi il Parlamento, hanno partecipato a un crimine, violando gravemente in Italia il codice di Norimberga. Stiamo costringendo e ricattando i sanitari a farsi somministrare sostanze sperimentali per le quali, in parte, non sono stati fatti neanche gli studi pre-clinici. Dalle relazioni scientifiche di esperti risultano che in parte non sono stati fatti neanche gli studi sugli animali. E quegli studi che hanno fatto sono stati impostati in maniera errata oppure, guarda caso, sono stati esclusi certi animali perché evidentemente i risultati non piacevano.
Magistrati, avvocati, medici: dobbiamo tutti metterci insieme per difendere la popolazione contro il crimine. Abbiamo già un numero preoccupante di eventi dannosi fino alla morte. A me arrivano dei casi allucinanti per via di questo lavaggio del cervello che stanno commettendo, sempre nell’ambito di questo crimine enorme. I mass media continuano a parlare di vaccini sicuri, di obbligo di essere solidali. È una pazzia totale: mancano assolutamente tutti i presupposti per autorizzare l’immissione sul mercato di queste sostanze. Chiederemo alle autorità nazionali di ritirare tutto quanto, il più veloce possibile, per tutti. E se non lo faranno, saranno responsabili personalmente uno a uno. Queste persona adesso verranno da noi informate con un elenco degli studi non fatti, a conferma della natura di sostanza sperimentale e di prodotti di terapia genica. Chiederemo di intervenire immediatamente, se non lo faranno assumeranno loro personalmente una responsabilità gravissima di natura penale”.