Obbligo Green Pass? Continuano le indiscrezioni sulla possibile imposizione in Italia del patentino vaccinale sul modello francese. Il pass vaccinale limiterebbe in modo significativo la possibilità di mobilità per i non vaccinati. Ospite di “Show Food” Gianfranco Vissani si scaglia contro il Green Pass in favore della libertà di coscienza individuale. “Green pass? Ma quelli che non hanno l’Iphone o un cellulare moderno? Come facciamo? Se devono fare il green pass devono fare una carta, siccome lo Stato italiano utilizza sempre questi Iphone, non tutti lo hanno. Non tutti sono capaci di poter sviluppare un green pass, mandare avanti e indietro i numeri. Adesso con questo smart working negli uffici non c’è più nessuno, stanno in casa e non fanno un ca**o. Se un mio dipendente non si vuole vaccinare avrà i suoi motivi”.
La questione del pass vaccinale non solo coinvolge temi etici e valoriali ma si inserisce anche all’interno di una più vasta problematica logistica. Smartphone di nuova generazioni diverranno essenziali per poter verificare il proprio status vaccinale. Alternativo alla soluzione tecnologica, non accessibile per tutte l’età e per tutte le tasche, l’obbligo di portare sempre con se un modulo cartaceo di avvenuta duplice vaccinazione. Le sferzate dello Chef umbro non risparmiano le ipocrisie di Black Lives Matter e la falsa retorica di una ripresa del PIL italiano in realtà ancora lontana: “Facciamo come i giocatori della Nazionale che si sono inginocchiati contro il razzismo. Io sono contro queste cose, usare il video per mostrare ciò che devono fare. Io lavoro con gente di colore, ma come ca** vi viene in mente una cosa del genere. Il green pass devono farlo gli inglesi, ma sulla capoccia…Quando la Banca d’Italia dice che è aumentato il Pil del 5% dice delle cazzate. Non si trovano neanche camerieri. Il reddito di cittadinanza gli permette di guadagnare di più e coloro che rimangono vanno a fare le stagioni guadagnando il doppio”.