Il Ponte sullo Stretto? Un buco nero che succhierà soldi pubblici senza alcuno scopo

Sembra che il Ponte sullo Stretto di Messina stia diventando realtà. Così avremmo finalmente la più grande opera possibile in Italia, e anche la più inutile di tutte, forse la più dannosa. Magari in qualche caso la più dispendiosa e anche quella più diseducativa.
A cosa e a chi serve il Ponte? Non serve a chi fa il pendolare tutti i giorni dalla Provincia di Reggio a quella di Messina perché costoro hanno tutti i motivi per non prendere affatto l’auto e utilizzare il traghetto o l’aliscafo mettendoci una ventina di minuti.

Con il Ponte dovrebbero prendere l’autovettura, uscire dalle proprie città, andare all’imbocco del ponte per poi andare fuori dall’altra città, raggiungerla e infine cercare parcheggio. Serve a quelli che vengono in vacanza in Sicilia? Beh, direi molto poco.
Se da Berlino vieni a Palermo con l’autovettura sei un pazzo. Ma anche le merci, se non le metti sulla nave da Genova a Palermo a Catania non è che fai un buon lavoro da un punto di vista energetico.

Oltretutto la condizione delle ferrovie della Sicilia e della Calabria è tale per cui rischi di guadagnare del tempo nell’attraversamento del ponte, ma di avere le stesse 9 ore tra Trapani e Catania: francamente non si vede a che cosa serve. E’ come unire due mulattiere con un’autostrada.
Ma la cosa più grave è un’altra. Cioè che spendere questi denari pubblici per il ponte sullo Stretto di Messina significa non metterli nell’adeguamento delle strutture e delle infrastrutture del tessuto urbano di Reggio e di Messina.

Così quando arriverà un terremoto – perché lì arriverà e sarà forte – quelle case non reggeranno, perché solo il 25% è antisismico, molte persone moriranno, però avremmo un ponte. Struttura che, restando in piedi, terrà insieme due cimiteri. Si può pensare a una sciocchezza più grossa di questa? Francamente no. E’ solo un’opera dimostrativa. E’ solo un buco nero che succhierà soldi infiniti che potevano essere destinato ad altro, non ha nulla a che vedere con il miglioramento ecologico, non serve a niente dal punto di vista della sostenibilità.
E’ soltanto un grandissimo spreco di denari e una distorsione di fondi pubblici che sarebbero stati più utili altrove.

GeoMario, cose di questo mondo – Con Mario Tozzi