La situazione economica italiana contrasta apertamente con le reali potenzialità insite nel patrimonio culturale presente nel nostro Paese, culla della civiltà romana e museo a cielo aperto grazie a monumenti, chiese e veri e propri parchi archeologici. Una situazione denunciata da Valerio Malvezzi a ‘Un Giorno Speciale’: “Quando vedo Roma, penso che ci siano beni incommentabili. Abbiamo in mano la storia dell’umanità. Se da una parte c’è un debito, dall’altra c’è il credito: tutti i bilanci del mondo sono così. È il grande inganno. Guardando Roma penso che è davvero ridicolo essere considerati il Paese del debito: abbiamo delle opere d’arte immense”.
Oltre a non aver sfruttato le opportunità che il turismo avrebbe potuto offrire, negli ultimi decenni la politica italiana ha affossato l’economia con il taglio della spesa pubblica e l’aumento delle tasse. Uno scenario preoccupante, dunque, per il Belpaese, che vede la propria economia devastata in seguito a scelte sbagliate: il tutto è ancor più amplificato da quando ci si trova a fare i conti anche con la pandemia. Il Professore spiega: “Come ci sono riusciti a rovinare così questo Paese? Con la logica fideista dell’economia, che si basa sul tagliare la spesa pubblica e aumentare le tasse”.
L’ingresso nell’Unione Europea ha contribuito a peggiorare la situazione economica italiana. Prof. Malvezzi spiega: “Siamo il fanalino dell’Unione Europea“. Secondo l’esperto di finanza, inoltre, spesso si fanno passare messaggi pro-Europa: è quanto accaduto anche durante gli Europei di Calcio dopo la vittoria dell’Italia sull’Inghilterra: “Non mi piace che un evento sportivo diventa un evento politico: non ha vinto l’Europa contro la Brexit ma la Nazionale di calcio. Queste chiavi ideologico-politiche stanno cercando di far passare un certo tipo di messaggio”.