Due giorni fa ho pubblicato una pillola attraverso questa radio dal titolo “I favorevoli al green pass avranno letto questi avvertimenti?“.
Nell’audio che potete ascoltare su questi canali non si parlava di favorevoli o contrari ai vaccini, e non si prendevano né le parti degli uni, né le parti degli altri. Semplicemente si faceva presente che esiste una buona fetta di persone che, pur non essendo no-vax ma basandosi su alcune realtà scientifiche, si pongono alcune domande sulla necessità o meno sul green pass, ponendo alla scienza alcune domande per essere rassicurati. Un post che terminava con la frase “viva la scienza e no agli estremismi”.
La pillola in questione ha tra l’altro ottenuto quasi 100mila visualizzazioni in meno di 24 ore ed il 96% di tasso di commenti positivi, molti anche da parte di vaccinati.
Nonostante tutto questo post mi è stato rimosso da Facebook e mi è costato ben 30 giorni di blocco: non potrò più fare la mia diretta quotidiana, scrivere post, commentare. Le motivazioni? Semplicemente questo post. Un ragionamento in cui, da giornalista, ponevo delle domande le cui risposte sarebbero state a mio avviso indispensabili per rassicurare la popolazione, evitando di mettere contro i no-vax e i pro-vax.
Riuscite ad immaginare cosa voglia dire, per un giornalista che lavora solo sul web, avere la pagina chiusa per 30 giorni? In pratica è come se mi avessero chiuso il negozio. Mi hanno bloccato la pagina e il profilo personale, non ho modo di avvertire i miei follower se non con questo appello radio.
Stiamo tornando in pratica a dover usare i metodi della resistenza.
Per un mese nessuno mi vedrà online. Magari penseranno tutti che io sia andato a fare le vacanze ignorando l’impegno assunto con i miei follower di un aggiornamento quotidiano anche a Ferragosto.
Resiste al momento la mia pagina Instagram, ma in tanti mi scrivono che è davvero difficile trovarla. Tutto questo è veramente avvilente.
Io sapevo che con l’inchiesta che ho appena lanciato “Il Diego Rivoluzionario” mi sarei fatto terra bruciata intorno. E’ un’inchiesta davvero forte, ma troppo documentata per essere smentita, quindi bloccarmi ogni canale di comunicazione è l’unica soluzione (anche per rendermi impossibile continuare a finanziare la mia attività). Sapevo che sarei andato incontro a tutto questo e che avrebbero trovato la prima scusa adatta per chiudermi in questo modo i canali.
Il paradosso però è che siamo in un periodo in cui il moralismo verso le libertà altrui la fa da padrone. E’ sulla bocca di tutti che bisogna tutelare le minoranze, ed è giusto che sia così. Però per gli ipocriti al Governo – e non solo – tutelare le minoranze, a quanto pare, vuol dire solo tutelare l’omosessuale che vuole uscire di casa con gonna e tacchi (e per l’amor di Dio, che ognuno sia libero di fare ciò che crede), vuol dire tutelare gli uomini o le donne che vogliono baciarsi liberamente in metropolitana (e va bene, l’amore non ha sesso); ma che ne dite di tutelare anche la minoranza di giornalisti rimasti liberi che vorrebbero semplicemente poter offrire un contraddittorio al pensiero unico? Chi ci tutela? Esiste una legge Zan che dica che se io sono un giornalista iscritto all’albo dei pubblicisti devo essere libero di tradurre dal francese all’italiano l’intervista di un collega francese al premio Nobel per la Medicina senza vedermi rimuovere un video e sospendere il canale YouTube, o che io possa fare un appello per conciliare pro-vax e no-vax senza che il post mi venga rimosso e la pagina Facebook bloccata per 30 giorni?
Approfitto dunque di quest’appello, l’unico mezzo che mi è rimasto. Continuerò a scrivere ogni giorno unicamente dal sito “francescoamodeo.it”, dove ci sarà il post quotidiano aperto a tutti e un articolo al giorno dedicato agli abbonati per provare a resistere e continuare a finanziare la mia attività. Il tutto oltre ovviamente questa pillola quotidiana. Se non mi vedrete altrove è perché proveranno di tutto per oscurare le ultime sacche di resistenza.
La Matrix Europea, la verità dietro i giochi di potere – Con Francesco Amodeo