Così leggiamo nel titolo di un articolo apparso in data 19 agosto 2021 sul quotidiano Il Tempo: “Covid, non bastano i vaccini. Sempre più ospedali e ospedalizzazioni. Pfizer: sperimentiamo altri due antivirali”. Si tratta di un punto nevralgico sul quale occorre far lavorare le affilate armi della critica per evitare che ancora una volta a prevalere sia il dogmatismo. Sia pure in forma obliqua, l’articolo in questione del Il Tempo segnala quello che noi andiamo dicendo da tempo. Se fosse una pellicola si intitolerebbe verosimilmente “Anche i benedetti piangono e fanno piangere”. Come peraltro anche l’Esculapio a stelle e strisce Anthony Fauci ha evidenziato, con la variante Delta anche i benedetti con il siero, sempre laudando in saecula saeculorum, si contagiano, contagiano e finiscono in ospedale in gravi condizioni.
Con le parole dell’articolo del Tempo, non bastano i vaccini. Se non bastano ciò dipende appunto dal fatto che anche dopo averli assunti non si è immuni dal nemico invisibile. Non solo lo si può contrarre, ma a quanto pare se ne possono pure manifestare i sintomi in forma niente affatto lievi. A tal riguardo sorge spontanea una doverosa domanda: stando così le cose a che serve di grazia l’infame tessera verde della discriminazione, emblema del nuovo e terrifico leviatano tecno sanitario? Se anche i benedetti contagiano e si contagiano perché mai munirli della tessera verde e quindi concedere loro la libera circolazione negata a chi invece non si sia sottoposto al sempre laudando siero? La risposta che propongo già la conoscete, la tessera verde non ha ragioni tecnico scientifiche, lo ha ammesso anche il medico patavino Crisanti, al contrario la tessera verde è solo un vergognoso riconoscimento, una gratificazione, rispetto a quanti giurino fedeltà al regime tecno-sanitario, prendendo per così dire la tessera del partito del grande reset. Insomma per come stanno le cose, i tesserati hanno per così dire la licenza da parte del potere a contagiare liberamente.
Ora chi lo dice a coloro che si sono fatti benedire nella speranza di tornare presto alla vecchia normalità, come fare per dire loro che questa è la nuova normalità, vale a dire quelle delle ininterrotte benedizioni di massa e dell’emergenza perpetua, dei lockdown a yo-yo e del distanziamento sociale come fulcro organizzativo della nuova lockdown society. Lo vado ripetendo da un anno e più, l’emergenza è la nuova normalità, il cuore della nuova razionalità politica del capitalismo terapeutico, il fondamento dell’inedita maniera di governare le cose e le persone per il tramite di una emergenzialità funzionale per intero al blocco oligarchico neo-liberale, vale a dire alle classi dominanti, Quelle classi dominanti che per inciso non hanno smesso nemmeno per un istante di praticare a piè sospinto il proprio big business no border.
Tali classi dominanti non soltanto stanno spazzando via a colpi dei lockdown assassini i ceti medi e le classi lavoratrici, imponendo un nuovo modello di economia per colossi bigtech, big-pharma, finanza, e-commerce. Accanto a ciò le classi dominanti stanno con profitto ristrutturando il rapporto di forza, neutralizzando i residui della democrazie parlamentari e imponendo un autoritarismo spietato e occultato dietro l’ordine del discorso medico-scientifico. Superfluo rammemorare il fatto che per le classi dominanti il worst case scenario coincide proprio con l’eventuale fine dell’emergenza epidemiologica. Intanto sempre in data 19 agosto così leggiamo in prima pagina a carattere cubitali nella sezione di Palermo della Repubblica “Quel milione di no vax che trascina l’ isola in giallo”. Or dunque la notizia diffusa in prima pagina nelle sezione palermitana del rotocalco turbo-mondialista voce del padronato cosmopolitico sarebbe vera, solo se fosse vero, ma vero non è, che a contagiarsi a contagiare ad ammalarsi sono solo i non benedetti dal siero. Come cercavo di dirvi già da tempo, preparatevi, stanno già iniziando ad attribuire la colpa per l’imminente lockdown, che prevedo entro ottobre, ai non benedetti.