Bisogna parlare ancora una volta di cambiamento climatico perché è successo quello che avevo previsto largamente. Dopo la pubblicazione del rapporto IPCC, ecco che si sono levate le voci dei negazionisti o scettici, perché ce se sono ancora. Li hanno ospitato alcuni giornali, che normalmente non consulto e ho dovuto guardare le risultanze. Il pezzo più importante era de ‘Il Foglio‘, che è un giornale che leggo spesso, che ha ospitato un’intervista a Franco Prodi.
Prodi è un ex ricercatore del CNR, oggi in pensione, che si è occupato di clima. Lui è scettico sul fatto che il cambiamento climatico esista o che sia anomalo rispetto al passato, è pure scettico sul fatto che sia accelerato, e soprattutto non crede che dipenda dagli uomini. Sbaglia però il suo mezzo di comunicazione. Se lui crede che le cose non stanno così, e ha i dati per dimostrarlo, non deve rilasciare un’intervista al Foglio.
Deve scrivere su una rivista scientifica e vedere che il suo articolo sia pubblicato. A quel punto farà letteratura e dunque servirà al suo scopo, quello di propagare la scienza. Altrimenti l’intervista di Prodi è soltanto un’opinione e dal punto di vista scientifico conta zero. Peraltro al Foglio sono personaggi piuttosto bizzarri, benché colti e intelligenti. Questo perché durante la pandemia, e ancora oggi, loro si affidano sempre alla scienza e ripetono: ‘Dobbiamo sentire gli scienziati, non possiamo sentire i politici, dobbiamo leggere gli articoli scientifici‘. Tutte cose giustissime, ma perché per il clima no?
Infatti, se andassero a vedere quali sono le risultanze degli articoli scientifici sul clima, vedrebbero che il 99,98% degli articoli scientifici che si occupano di clima ogni anno è favorevolmente impressionato dall’idea che il cambiamento climatico sia anomalo rispetto al passato, accelerato e che dipenda dagli uomini. Dunque praticamente la maggioranza assoluta, quasi bulgara, degli scienziati che si occupano di clima ci dice che questo sta cambiando in maniera accelerata, anomala e che dipende dagli uomini. Invece loro sentono Franco Prodi, che è uno di quello 0,002%. Per la pandemia si usa la scienza, per il clima invece si usano le opinioni… ragazzi!
GeoMario, cose di questo mondo – Con Mario Tozzi