Parliamo della nuova Guerra Fredda USA-Cina.
Alla questione ho dedicato addirittura un libro, “31 coincidenze sul Coronavirus e sulla nuova Guerra Fredda USA-Cina”, ma vedo che i media occidentali sono ancora troppo evasivi sull’argomento, eppure questo è un argomento che meriterebbe un approfondimento costante, un dibattito non solo in sede istituzionale ma anche di fronte all’opinione pubblica ma soprattutto l’Italia dovrebbe fare una netta scelta di campo e farla pesare su tutti i tavoli geopolitici.
Non è possibile continuare con questa ambiguità, non è possibile continuare ad avere un Governo che si è spostato sull’asse atlantico con Mario Draghi ma avere nello stesso momento apparati che invece continuano a tirare acqua al mulino della Cina.
Qual è la posizione unica dell’Italia in questa nuova trincea? Cosa abbiamo ottenuto in cambio del nostro ruolo strategico nel conflitto in corso?
L’Italia può essere uno degli aghi della bilancia di questo conflitto tra superpotenze, ma abbiamo fatto valere il nostro ruolo nelle sedi opportune o siamo alla mercé degli eventi, con un Ministro degli Esteri che va come soffia il vento, incapace di assumere una posizione e incapace di farsi perdonare per le posizioni assunte in passato a favore di chi non ha nulla da spartire con i valori occidentali?
L’Afghanistan si inserisce a pieno in questo scenario di nuova Guerra Fredda, lo abbiamo capito, abbiamo un ruolo: mi spaventa l’immobilismo del nostro Governo, la totale mancanza di dibattito e la totale inconsapevolezza dei cittadini, soprattutto del fatto che quasi tutti gli eventi che hanno scandito, stravolto, modificato la nostra vita negli ultimi due anni, altro non sono che il frutto di questo nuovo conflitto in atto.
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