“Vi svelo il mio progetto per Roma. Attenti a chi è disposto a tutto per il potere…” ▷ L’intervista a Enrico Michetti

Si avvicina la data per le elezioni amministrative di Roma. Tra i principali nodi della gestione della Capitale i servizi di smaltimento rifiuti e dei trasporti pubblici. La pianificazione di un virtuoso piano di gestione della spazzatura è divenuto nel tempo una richiesta pressante dei cittadini romani. Secchioni dell’immondizia stracolmi, cattivi odori e alte tariffe rappresentano il fallimento di una gestione carente a dir poco del ciclo dei rifiuti. Necessario il passaggio da una visione emergenziale ad una concezione organizzativa basata sulla competenza. Altrettanto delicata la questione riguardante l’organizzazione del trasporto pubblico locale. Evidenti le criticità: assenza di visione complessiva del futuro urbanistico di Roma, flotta bus antiquata, tempi del servizio inefficienti.

Il candidato sindaco del centrodestra Enrico Michetti offre possibili soluzioni basate su una programmazione di lungo periodo. Obiettivo la realizzazione di nuovi impianti di smaltimento rifiuti sul modello delle principali capitali europee. Sul tema dei trasporti la pianificazione di Michetti si basa sulla cura del ferro, potenziando il servizio metropolitano e implementando le corsie preferenziali attraverso un sistema di semafori intelligenti. Necessario un dimezzamento dei tempi di percorrenza per favorire l’utilizzo del mezzo pubblico rispetto al privato. Il candidato sindaco ci ha detto di più in quest’intervista di cui abbiamo riportato alcuni estratti.
Ecco l’intervento integrale ai microfoni di Stefano Molinari e Fabio Duranti.

Rifiuti

“Rifiuti? Se non ci sono gli impianti, né si smaltiscono né si trattano. Dobbiamo individuare gli impianti in relazione ai rifiuti, realizzare soprattutto quelli che trasformano il rifiuto in prodotto.
Individuare l’impianto e il sito da realizzare è una competenza del Campidoglio e dell’area metropolitana. Vi è anche una competenza da parte della Regione nel rilascio delle autorizzazioni. La Regione ha poi il compito, qualora Campidoglio e area metropolitana rimanessero inerti, di sostituirli. Quando i rifiuti non funzionano la responsabilità è del Comune ma anche della Regione. Dovremo pianificare gli impianti, a Roma è mancato questo. Servono dai 24 ai 36 mesi per realizzare gli impianti.
Roma e il territorio di Roma si dovrà dotare degli impianti necessari. Ovviamente ci si dovrà dotare di aree apposite: più gli impianti sono piccoli, meno impattanti e innovativi, più verranno accettati”.

Trasporti

Per i trasporti si potrebbero fare molte cose. Bisogna prolungare i tronconi della metropolitana, realizzare la metro D. Potrebbero realizzare altre stazioni creando anche un asse sinergico. Bisogna chiudere poi l’anello ferroviario e fare delle corsie preferenziali con semafori intelligenti. Dobbiamo mettere in competizione il trasporto privato con quello pubblico. Chiaro che poi bisognerà rivedere la governance di Atac. C’è un capitale umano di circa 13mila persone: bisognerà capire come motivarlo. Il pubblico può essere efficiente come il privato se gestito bene.
Io sto lanciando l’idea del bigliettaio. Tutti pagherebbero il biglietto e sarebbe poi un presidio di sicurezza, di consiglio, ausilio per l’autista… Il bigliettaio è una figura che creerebbe 6mila posti di lavoro. Inoltre si ridurrebbe l’evasione oltre che rendere un servizio di legalità, prossimità, assistenza. È una sorta di vigilanza”.

“Prima ancora della competenza…”

Quando c’è la pianificazione e la pianificazione viene eseguita correttamente, non c’è emergenza. Bisogna rimettere al centro di Roma la normalità.
Prima ancora della competenza, sono importanti l’educazione, lo stile e la civiltà. La cosa più preoccupante è quando si hanno persone disposte a tutto pur di raggiungere un obiettivo di potere. Loro avranno lo stesso stile mentre governeranno. Non guarderanno in faccia nessuno. Le persone devono fare molta attenzione”.