Il Decreto Legge licenziato dal Governo Draghi per rendere obbligatorio il Green pass in alcuni luoghi all’articolo 4 indica che i Commi da 1 a 8 continuano ad applicarsi ove compatibili con i regolamenti dell’Unione Europea. Si parla degli ultimi licenziati dal Parlamento e dal Consiglio Europeo in data 14 giugno 2021 ovviamente, nella fattispecie il numero 953 e 954 – 2021.
Il problema è che l’articolo 9 (di quello stesso decreto) dove si elencano i luoghi frequentabili solo con il Green pass, va a cozzare proprio con il Regolamento 953 dell’Unione Europea che stabilisce, invece, che gli Stati devono tassativamente evitare la discriminazione – diretta e indiretta – di persone che non si sono vaccinate. E’ ovvio infatti che l’introduzione del Green pass per accedere in certi luoghi è una palese forma di discriminazione verso chi il Green pass non lo ha. Ancora peggio è una discriminazione verso chi non ha il Green pass e non ha neppure la possibilità economica di permettersi di fare diversi tamponi ogni settimana per evitare il vaccino.
Rendetevi conto che si crea una discriminazione anche tra gli stessi no-vax, perché ovvio che un no-vax benestante economicamente potrà accedere in posti dove il no-vax povero non potrà accedere. E nel regolamento dell’Unione Europea viene precisato che, quando si parla di chi non è ancora vaccinato, si intende anche chi il vaccino non intende farlo.
In pratica il Decreto del Green pass è già nato giuridicamente morto e va affossato. Indovinate perché? Ce lo chiede l’Europa.
La Matrix Europea, la verità dietro i giochi di potere – Con Francesco Amodeo