“Non avevo alcuna intenzione di sottostare a nessun tipo di ricatto”: dopo 17 anni di insegnamento Francesca Del Santo si è licenziata perché refrattaria a fare il Green pass. La professoressa di Biologia di Pordenone ha dovuto lasciare la propria cattedra scegliendo di non accettare l’obbligo vaccinale. Costretta a scegliere tra la propria autonomia di pensiero e il suo lavoro l’insegnante ha ribadito il suo no al Green pass: “La mia storia è semplicissima. Ho chiesto se era possibile non il licenziamento ma andare in aspettativa, purtroppo nel passato per motivi personali ne avevo già usufruito. Il primo di settembre, nella giornata stessa, ho dovuto scrivere la lettera di dimissioni”.
La difficile scelta di Francesca, raccontata in diretta ai microfoni di Fabio Duranti e Francesco Vergovich si è basata su una riflessione ancorata profondamente al proprio background scientifico, la sua formazione di biologa Le sue conoscenze di biologia molecolare l’hanno portata a sollevare forti dubbi sul vaccino mRNA e sulle possibili variabili del siero vaccinale: “Nel momento in cui introduco in un sistema naturale come la cellula un corpo estraneo che non è una sostanza ma un’informazione genetica addirittura, questo corpo estraneo deve passare al vaglio della cellula e siccome le variabili sono infinite negli ambiente naturali può accadere di tutto. Questo è stato il mio pensiero quando sono venuta a conoscenza di questi vaccini mRNA, a mio avviso pericolosissimi”. La scelta della professoressa è stata compresa e sostenuta dai suoi colleghi, molti nella sua stessa condizione: “I miei colleghi mi hanno ampiamente dimostrato solidarietà e molti di loro mi hanno chiesto come prendere l’aspettativa, una di loro in particolare vorrebbe dare le dimissioni come me. I miei colleghi sono sfiniti e molti stanno già cedendo”.
La tendenza dell’ex docente ad andare controcorrente si può notare anche da un brano che Del Santo ha realizzato e poi pubblicato su YouTube lo scorso 25 aprile. “Come un virus” il titolo della canzone disponibile online dalla scorsa primavera.
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