Potremmo forse richiamarci a tre espressioni emerse in questi giorni per decifrare lo spirito del tempo, in particolare in riferimento a quelle che mi paiono essere le grandi tendenze per l’autunno 2021. Autunno 2021 che potremmo altresì inquadrare con una definizione filmica utilizzata da una nota pellicola di Sean Connery intitolata “Caccia a ottobre rosso”.
Parto dalla prima espressione che riguarda il sempre lucido e guardingo ministro della salute Roberto Speranza, che così ha affermato con il suo usuale sguardo pensoso, secondo quanto riferito dal Corriere della Sera, che così titola: “Speranza, più vaccini o si rischiano chiusure in autunno”. Ebbene sì, il lockdown sta per arrivare e si dirà ovviamente che la colpa è dei non benedetti, come da copione. Si dirà che è colpa loro e quando tutti saranno benedetti grazie alla coazione utilizzata mediante l’infame tessera verde della discriminazione o direttamente mediante l’obbligo, si dirà che il nemico invisibile se continua a prosperare dipende da chi si è fermato alla seconda dose e non ha ancora fatto la terza e così via. La salvezza è sempre una dose più in là.
Vengo alla seconda espressione del nostro tempo e la desumo da Stefano Feltri che spiegava perché con entusiasmo aderiva all’invito del Gruppo Bilderberg. Ebbene sulla propria pagina Twitter ha cinguettato, riportando un articolo di Domani.it, “Escludiamo chi non si vaccina dalla vita civile”. Vi piace questo amabile regime terapeutico? Il tempo è galantuomo e sarà interessante rileggere queste prese di posizione tra qualche anno, allorché il leviatano tecno-sanitario sarà crollato come un gigante dai piedi d’argilla.
Vengo alla terza riflessioni che desumo direttamente da un discorso del nostro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, riportate dal sito ufficiale di Twitter del Quirinale: “Non si invochi la libertà per sottrarsi alla vaccinazione, perché quell’invocazione equivale alla richiesta di licenza di mettere a rischio la salute altrui e in qualche caso di mettere in pericolo la vita altrui”. Queste le parole di Sergio Mattarella del 5 settembre 2021.
Lo stesso Mattarella aveva detto il 25 aprile 2019: “La storia insegna che quando i popoli barattano la propria libertà in cambio di promesse di ordine e di tutela, gli avvenimenti prendono sempre una piega tragica e distruttiva”.
A me pare che quanto detto il 25 aprile 2019 non si concili proprio perfettamente quanto detto in data 5 settembre 2021. Se davvero come ha detto Mattarella, la storia insegna che quando i popoli barattano la propria libertà in cambio di promesse di ordine e di tutela, la storia prende sempre una piega tragica e distruttiva, perché mai non usare quella riflessione per comprendere quello che sta avvenendo da un anno e mezzo nel quadro del nuovo leviatano tecno-sanitario con le sue sembianze terrifiche, che ci chiede appunto di rinunciare a libertà e diritti in nome di promesse di tutela e di sicurezza? Come si può non fare riferimento a quel discorso, e anzi oggi dire qualcosa che sembra portare verso altre direzioni?
Da queste tre tendenze che ho evocato credo si possano dedurre alcuni aspetti che caratterizzeranno l’autunno 2021.
RadioAttività, lampi del pensiero con Diego Fusaro