La violenza inaudita del potere sta oggi anche nel far credere, grazie allo zelante operato dei suoi chierici al guinzaglio televisivi e giornalistici, che la violenza sia di chi alla discriminazione reagisce anziché piegarsi e non di chi la istituisce con tanto di infame tessera verde dell’apartheid terapeutica. Voglio citare ancora una volta Giorgio Agamben il quale ha scritto che oggi chi è privato del Green Pass viene per ciò stesso costituito importatore di una stella gialla virtuale.
La violenza è ovviamente insostenibile e condannabile, sempre. Curioso però che i professionisti dell’informazione, condannando la violenza di chi si oppone all’ordine sempre più totalitario del Leviatano tecnosanitario, non spendano mai una parola di condanna della violenza insostenibile della narrazione dominante. Quella narrazione dominante che dà apertamente dei criminali ai non benedetti e a quanti semplicemente abbiano domande e dubbi e non accettino a scatola chiusa la narrazione egemonica. Si consideri anche solo lo squallido e inverecondo titolo di “Libero”.
Ancora, i professionisti dell’informazione non spendono mai una parola di condanna della violenza insostenibile del discorso pubblico, che criminalizza apertamente chiunque non prenda l’infame tessera verde; del resto, ciò vorrebbe dire, per loro, condannare assai spesso se stessi. Non in ultimo, mai una parola contro la violenza oscena di chi apertamente invoca Bava Beccaris, i rastrellamenti, l’emarginazione e la sospensione dal servizio sanitario nazionale per i non benedetti col sempre laudando siero. Ci stanno forse suggerendo che solo il potere e i suoi cani da guardia possono utilizzare ogni forma di violenza?
Si considerino anche solo le scellerate parole dell’ex banchiere di Golman Sachs ed ex governatore della BCE Mario Draghi nel suo discorso di qualche giorno fa: parole di condanna della violenza dei non benedetti e non un cenno alla oscena violenza che si sta scatenando contro chi non giuri fedeltà al capitalismo terapeutico. Violenza che per ora è solo a livello verbale, ma poi anche con conseguenti pratiche di discriminazione come l’infame tessera verde. I più, scioccamente, pensano che la salvezza, il bene pubblico e l’interesse nazionale possano arrivare da un ex banchiere di Goldman Sachs e da un cinico manipolo di passacarte dei gruppi internazionali del capitale no border. Costoro stanno scientemente scatenando la guerra civile tra gli italiani, divisi ora tra benedetti e non benedetti, e di tale guerra civile va a beneficiare soltanto il potere, come sempre.
RadioAttività, lampi del pensiero con Diego Fusaro