Leggevo un messaggio che ha scritto una signora sul mio gruppo Telegram dell’economia dell’anima. Lo voglio commentare: “Solo nel silenzio esterno ed interno posso sentire quello che per la mia anima è un cibo squisito. Ho bisogno di capire e studiare seriamente tutto quello che mi insegna. Sono cose incredibilmente nuove che aprono un mondo per me meraviglioso che non immaginavo potesse esistere”.
Anna scrive questo messaggio sul gruppo Telegram ‘Valerio Malvezzi Economia umanistica’. Ora, la signora Anna esprime alcuni concetti di economia umanistica: il primo è il silenzio.
Ecco, io sono praticamente l’unico commentatore italiano che non si appassiona a quello che è il dibattito nel quale tutti – senza avere alcuna competenza di virologia o di diritto costituzionale – si avventurano quotidianamente. Anche i non politici e i non addetti ai lavori. Io non lo faccio perché non mi piace quella rissa, quel modo caciarone di affrontare le cose in cui chi urla di più, chi mette i punti esclamativi, chi scrive in stampatello crede di esprimere un concetto più profondo.
‘Solo in un silenzio esterno ed interno’ scrive Anna ‘posso sentire quello che per la mia anima è un cibo squisito’. Ecco perché parlo di economia dell’anima e la signora Anna capisce molto bene che esistono dei cibi e dei beni (di cui io parlo in economia umanistica) che non sono beni che fanno girare l’economia capitalistica ma altri tipi di beni che io chiamo beni avulsi.
Poi dice ‘Ho bisogno di capire e studiare seriamente’ – questo è il secondo concetto – cioè nel silenzio, esterno ed interno, la signora dice che ha bisogno di capire e aggiunge la parola ‘seriamente’. Già la parola studiare implica un approccio serio, ma studiare seriamente è rafforzare un concetto di chi veramente vuole imparare qualcosa di nuovo. E nel terzo capoverso dice ‘Sono cose incredibilmente nuove che aprono un mondo per me meraviglioso che non immaginavo potesse esistere’.
Ecco, questo candido stupore nei confronti di ciò che è effettivamente qualcosa che appare ai più, che magari non hanno mai riflettuto su alcuni concetti di economia un qualcosa di completamente nuovo, è lo scopo per cui ho aperto il gruppo Telegram dell’economia umanistica. Per consentire di dare in una dimensione di silenzio, di ordine e di quiete la possibilità alle persone di studiare in modo calmo, sereno ma allo stesso tempo approfondito dei concetti che possano consentire agli esseri umani di avere ancora quello stupore che poi è la via per la felicità.
Malvezzi Quotidiani, pillole di economia umanistica con Valerio Malvezzi