La Roma dei Friedkin e di Mourinho. La nuova era giallorossa porta le firme, a sei mani, dei due proprietari e del tecnico portoghese. Su questa strada il viaggio verso il rinnovo del contratto di Lorenzo Pellegrini, capitolino doc e neo capitano, non ha trovati ostacoli di sorta dopo anni di stallo.
I successori di Pallotta e l’artefice del triplete interista del 2010 comandano, con sagacia e carisma, tutte le principali operazioni in seno al club. Gli aspetti gestionali e tecnici vengono sviscerati da presidenza e allenatore in ugual misura con fitti confronti dialettici.
Per il numero 7 giallorosso sono pronti sul piatto 4 milioni più bonus a stagione per un prolungamento di altri 4 anni. A questo punto, come si suol dire, l’appetito vien mangiando. Sì perché altri rinnovi in vista non mancano. Da Mancini a Veretout passando per Cristante e Zaniolo. A Trigoria c’è la fila per parlare con Pinto e soci.
Le riflessioni delle Teste di calcio
Guido D’Ubaldo
L’influenza dei Friedkin nella gestione della società è rilevante. Dal punto di vista tecnico la loro decisione è diventata fondamentale anche per il contratto di Lorenzo Pellegrini. Perché Pinto ha portato avanti una complicata trattativa con gli agenti del giocatore, in particolare con Gianpiero Pocetta, e alla fine ha dovuto avere l’avallo dei Friedkin per arrivare alla firma del prolungamento. La Roma ha sforato un tetto salariale che si era data per concretizzare questo rinnovo. Ora bisognerà capire se gli altri contratti che verranno rinnovati sforeranno quel tetto stabilito oppure no.
Alessandro Vocalelli
Mourinho è stato straordinario da un punto di vista mediatico e di carattere. Però dal punto di vista tecnico in campo, per ora, non è che si è visto niente di particolare. Quindi nelle prossime partite, che rappresentato un salto di qualità e di difficoltà importante, bisogna vedere la mano dell’allenatore. Fino ad ora in campo la squadra mi è sembrata in gran parte simile agli anni scorsi. Rispetto agli altri allenatori giallorossi del recente passato, sotto l’aspetto tecnico, si è visto poco o sbaglio?
Luigi Ferrajolo
Vocalelli non sbaglia nel dire questo, ma ora tutti vivono nella favola di Mourinho in cui ogni cosa viene addolcita. Probabilmente è anche un problema di tempo. Adesso però arrivano partite difficili e l’esame diventa serio.
Franco Melli
Al momento non si capisce nemmeno se le prospettive sono più rosee rispetto al passato oppure no. Ad esempio nel big match tra Juventus e Roma vedo favoriti i bianconeri. Fino ad ora la Roma, diciamo la verità, ha vinto con le squadre abbordabili, per superiorità individuale. Pensiamo a Pellegrini, Abraham ed altri. Il gioco collettivo ancora deve decollare secondo me. Poi la difesa è ancora un punto interrogativo perché è vulnerabile.