Prossimamente sarò a Roma: il 9 sarò in piazza a Treviso, il 12 a Pescara e il 13 a Modena. Ma qual è il messaggio che intendo portare a queste piazze? Che non possiamo essere così divisi, non possiamo agire come tutte cellule di organismi diversi, non possiamo più agire senza una identità, perché se l’identità non te la dai tu, te le attribuiscono i tuoi detrattori in base alle loro convenienze. Lo fanno per depotenziare la tua azione, quindi ti chiameranno no vax e no Green pass. L’anno scorso ci chiamavano no MES due anni prima ci chiamavano i no Euro e (in molti casi) con gli slogan usati dai manifestanti che, senza una identità brancolano nel buio, non fanno altro che alimentare queste divisioni, rendendosi oggetto di strumentalizzazioni e gogne mediatiche.
E’ arrivato invece il momento di far capire che esiste una realtà fatta di gente moderata, che non ha bisogno di dire ‘no’ a qualcosa perché semplicemente dice a gran voce ‘si’ alla Costituzione, ‘si’ ai principi democratici, ‘si’ ai diritti dei lavoratori e alla Costituzione, in cui ci sono le linee guida per tutelare tutte le categorie che noi oggi stiamo erroneamente dividendo e contrapponendo.
La Costituzione, per esempio, tutela i sì vax con i diritti alle cure ma tutela anche i no vax con la libertà di scelta. Quindi, se usiamo la Costituzione come faro, siamo tutelati tutti, senza bisogno di divisioni. La Costituzione è anche quella che tutela il diritto al lavoro e, se il Green pass allora lo ostacola, non sono io ad essere no Green pass, sono loro a dire no ai principi costituzionali.
Questa è la narrativa che deve unirci ed è con queste idee che noi dobbiamo fare appello ai moderati di questo paese. Non dobbiamo andare in piazza vestiti da deportati o raccontando quale sia il fine delle vaccinazioni di massa, perché questi temi così trattati servono solo a farci dividere e strumentalizzare, non possono vederci tutti d’accordo. Piuttosto presentiamoci tutti in piazza con la Costituzione in mano, migliaia e migliaia di Costituzioni sottotitolate tutte negli stessi punti, quindi marchiando in rosso i principi che non stanno più rispettando e dei quali noi chiediamo il ripristino immediato. E quando le tv ci vengono ad intervistare nelle piazze, non c’è bisogno che si parli di vaccini, di Green pass o di temi astrusi. Dobbiamo fermarci davanti alle telecamere e leggere gli articoli della Costituzione che stanno subdolamente cancellando, senza però che i governi abbiano avuto il coraggio di farlo ufficialmente.
Allora volete andare contro la Costituzione? Bene abbiate il coraggio di farlo a norma di legge, mostrate agli italiani in quali articoli, che avete già bypassato nella pratica, volete cancellare anche nella forma e vediamo se accettano, vediamo se ve lo lasciano fare. Dobbiamo far cadere le maschere, quando il faro è la Costituzione, quando davanti ad una telecamera dimostri che la stanno rendendo carta straccia, leggendo gli articoli che stanno ignorando e calpestando, allora la situazione cambia, il consenso cambia. Dopo non ti resterà altro da fare che dimostrare che non tutto quello che sta accadendo, sta accadendo perché frutto di errori, non sta accadendo per caso.
E qui possiamo citare l’esempio di Mario Draghi, il nostro attuale Presidente del Consiglio, che, prima di essere tale, era un banchiere e deve tutta la sua carriera alla banca d’affari Goldman Sachs, che nel suo ultimo report scrive nero su bianco che le Costituzioni in Europa vanno stracciate, perché troppo sbilanciati a favore dei popoli. Per loro la democrazia è un problema, scrivono infatti testuali parole: “Non dovrebbe essere sempre applicabile”. Invece noi dobbiamo far capire che la democrazia è la soluzione.
Sono queste le due correnti di pensiero che si stanno scontrando, ma gli italiani non l’hanno capito e tocca a noi, cari colleghi, unire tutti quelli che vogliono difendere diritti, libertà e Costituzione. Solo così li facciamo davvero crollare. Ma dobbiamo farlo subito perché non c’è più tempo.
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