A Mario Monti abbiamo permesso in passato di dire pubblicamente che c’è bisogno di crisi e gravi crisi per fare passi in avanti, perché le crisi portano a cessioni di sovranità. Ricorderete tutti questa frase inaccettabile del senatore Monti.
Ora io non so quali sono i passi avanti che un lobbista pensa ci possano essere strumentalizzando le crisi economiche. So però che, vista dalla parte del popolo, una crisi ed una grave crisi vuol dire chiusura di aziende, fallimenti, perdita di sicurezza economica, suicidi. Io trovai assolutamente irrispettoso e fuori luogo andare in tv ad annunciare questo bisogno di crisi e gravi crisi perché queste vanno negli interessi di una sparuta minoranza di lobbisti (di cui Mario Monti fa parte).
L’altra sera abbiamo superato ogni limite quando Monti ha dichiarato che bisogna “trovare delle modalità meno democratiche nella somministrazione dell’informazione” perché si devono accettare delle limitazioni di libertà. Tutto questo è veramente inaccettabile. Non perché sia il delirio di un senatore a vita pagato dagli italiani ma perché questo disprezzo per la democrazia, per i popoli, per i principi costituzionali, sono i tratti distintivi di chi fa parte di certe lobby di cui fa parte Mario Monti, ma di cui fa parte anche Mario Draghi.
Quel disprezzo per la democrazia è quello che ha espresso la Goldman Sachs quando ha scritto che in Europa andrebbero stracciate le costituzioni perché troppo socialiste e quindi troppo a favore del popolo. Quel disprezzo della democrazia è quello che troviamo in ‘The Crisis of Democracy’ della commissione Trilaterale, dove scrivono che la democrazia non è sempre applicabile. E anche in questo caso si tratta di organizzazioni che accomunano Monti e Draghi: quella è la combriccola, quella è la filosofia che portano avanti, quella è la mentalità oligarchica, reazionaria, antidemocratica.
Noi già una volta ci siamo fatti guidare da personaggi provenienti da quella organizzazione; con Monti i risultati sono stati catastrofici.
Ora abbiamo solamente cambiato membro della combriccola ma la mentalità è la stessa. I danni irreparabili per la tenuta del Paese non potranno che essere gli stessi. Questo mi indigna nelle parole di Mario Monti e nella non presa di distanza decisa e immediata da parte di Draghi, che avrebbe quantomeno dovuto far vedere una sua indignazione. Ma non lo fa perché lui la pensa in quel modo, questo è il dramma.
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