Si fa strada l’ombra strisciante del pensiero unico: questo messaggio conferma le mie parole

Leggo un commento sul mio gruppo Telegram da parte di una lettrice con cui voglio tenere aperto un canale: “I vecchi contadini delle mie parti dicevano: ‘Il primo solco non è mai un solco. Uno che comincia qualsiasi arte non è mai perfetto all’inizio’. In realtà nel nostro cervello ci sono delle autostrade neuronali che ci rinforzano ogni volta che le percorriamo. Ciò vale per tutto, per le attività tecniche, per le emozioni, le attività intellettuali. Timeo hominem unius libri

Credo che questo messaggio sia molto interessante per molti. Voglio tenere aperta una rubrica con i miei lettori. Io avevo introdotto questa vecchia frase latina. Bisogna temere l’uomo che è depositario della sapienza, che legge un unico libro e pensa che quello sia un assoluto. In economia riteniamo fondamentalmente da decenni che l’economia capitalistica sia l’unica forma di economia possibile. Un’economia che sviluppa il capitale dal capitale attraverso l’interesse, accumulando infinite ricchezze nel pianeta.

Io propongo un’altra economia, l’economia umanistica e per farlo bisogna “tirare una riga”, nel senso del motto latino attribuito da Plinio ad Apelle, antico pittore greco. Cosa vuol dire? Vuol dire che per diventare un pittore ogni giorno ti devi esercitare. La lettrice ha perfettamente capito la mia piccola lezione. Per capire l’economia umanistica tutti i giorni ci dobbiamo applicare, perché non ci si può improvvisare. I vecchi contadini dicevano che il primo solco non è mai un solco, quindi dobbiamo esercitarci tutti i giorni in qualsiasi arte, sia abilità tecniche che emozioni. Per capire l’economia umanistica bisogna praticarla tutti i giorni.

Malvezzi Quotidiani – L’economia umanistica spiegata bene