“Secondo come fa comodo ti dipingono, penso di essere stato chiaro se non di più. Io mi sono vaccinato, i miei figli si sono vaccinati, tutta la redazione di Report è vaccinata. Mi sono fatto 8 vaccini in un’ora per partire in un contesto di guerra. Voglio sapere quanti di quelli che oggi mi accusano essere no-vax si sono fatti 8 vaccini per andare a svolgere un lavoro“.
Così Sigfrido Ranucci replica ai nostri microfoni alle critiche mossegli dalla commissione vigilanza Rai di stampo Dem: dopo la scorsa puntata di Report i deputati del PD hanno accusato il conduttore di Report di divulgare un “lungo compendio delle più irresponsabili tesi no vax“
“Non ho capito neanche di cosa ci accusano”, replica Ranucci, “parlare di tesi no-vax cosa vuol dire? E’ il contrario di cosa faccio io. Io ho detto che l’AIFA, l’agenzia che regolamenta nel nostro paese ha approvato, con una scelta affrettata e anche un pò superficiale, la dose intera di Moderna come terza dose quando sei giorni prima la stessa azienda farmaceutica (quella più cauta) raccomanda una dose dimezzata per la terza dose. Che sia stato un errore lo testimonia che la stessa Aifa ha ritirato la sua circolare correggendola. E’ una tesi no vax? A me sembra un fatto”.
La protesta arriva anche dal ramo parlamentare di Forza Italia: “lagna qualunquista” l’ha definita il deputato Andrea Ruggeri a cui pure Ranucci ha risposto a Lavori in Corso: “Probabilmente l’Onorevole Ruggeri ha visto Facebook e avrà fatto un copia e incolla”, sostiene il vicedirettore di Rai 3, “quell’inciso che dico io è lo stesso che dice qualche minuto prima il manager di Pfizer parlando con i propri investitori in una riunione avvenuta a marzo quando ancora doveva essere approvato il vaccino, la prima dose definitivamente. Chi parla di Business della terza dose non è Sigfrido Ranucci ma un manager della Pfizer”.
“Parliamo del fatto che ci sono interi paesi poveri che non hanno la prima dose ma siccome è un punto dolente della politica dell’Occidente e dell’intera Europa forse non fa comodo sentirlo, allora è più comodo dire che Sigfrido Ranucci è un no vax che è una cosa falsa. Io ho sollevato dei problemi a tutela della salute e a tutela della protezione dalla pandemia. Degli infermieri si sono ammalati dopo essersi vaccinati, sta cadendo l’efficacia del vaccino e questa cosa non la dice Sigfrido Ranucci, la dice un professore che mi guarda che sta studiando l’evoluzione dell’efficacia degli anticorpi”.
La risposta a Renzi
“Qualcuno subisce la nostra trasmissione” ha detto Ranucci in conclusione. Il riferimento non può che essere al Senatore Renzi, voce che tra tutte ha sovrastato le critiche alla trasmissione della Rai che l’italovivo non ha esitato a commentare con un lapidario “non fa servizio pubblico“.
“Preparano le interrogazioni parlamentari consultando Facebook o Twitter, capisci a che livello siamo? Dopo tre mesi di lavoro rigoroso della mia redazione. Non vogliono vedere i problemi che noi abbiamo denunciato perché significherebbe prendersi delle responsabilità degli errori fatti. E’ normale che un’agenzia del farmaco dice di prendere una dose intera quando tutto il mondo dice che ce ne vuole metà dose? Ma io posso essere uno che crede nel vaccino ma, facendo il giornalista, essere libero di criticare le cose che non vanno nella campagna di vaccinazione? Io lo devo al pubblico che paga il canone e deve essere informato. Sono stanco di essere accusato no vax quando non è vero e questo serve solo per coprire delle coscienze.
Un fatto non ha colore, rimane un fatto e credo al diritto e al dovere dei cittadini di essere informati”.