In una precedente pillola spiegavo che il meccanismo studiato dagli psicologi di massa in materia economica trova un insegnamento nel mito della caverna di Platone. Cioè la folla non cerca la verità e quindi chi cerca di portare la folla fuori da una caverna, come Platone racconta nella metafora del mito della caverna, viene poi linciato dagli schiavi che tenta di liberare. Di qui il linguaggio della politica sempre più assume i connotati di un linguaggio di marketing, con riferimento particolare a quello di tipo pubblicitario.
Sostanzialmente il trucco è sempre questo: dire delle cose vere, il debito pubblico italiano è alto, mescolandolo con informazioni false. Per esempio affermare che noi non abbiamo fatto le riforme prima di entrare nell’euro: è falso. Negli anni ’90, prima di entrare nell’euro, noi abbiamo fatto le riforme. E affermare che oggi noi stiamo in 20 anni di stagnazione perché, come afferma il ministro Brunetta, noi non abbiamo fatto le riforme è una follia. Sono 20 anni che quel tipo di riforme imposte dall’Unione Europea continuano a produrre degli effetti negativi. Tagliando la spesa pubblica e alzando la pressione fiscale i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Ma è molto più facile utilizzare, come spiego, delle frasi apodittiche, lapidarie, stereotipate, semplici, categoriche, assiomatiche.
Questo è il meccanismo del pensiero unico neoliberista e questo meccanismo viene portato avanti da 30 anni a fronte di litanie, prediche, che assolutamente non fanno il bene della gente. I risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Malvezzi Quotidiani, pillole di economia umanistica con Valerio Malvezzi