Arrestato a Milano Massimo Ferrero. Bancarotta e reati societari: queste le accuse che hanno portato la Guardia di Finanza all’esecuzione della misura cautelare. La vicenda, doveroso specificarlo, non coinvolge assolutamente la Sampdoria.
L’operazione delle forze dell’ordine ha coinvolto altre 5 persone e riguarderebbe nello specifico illeciti posti in essere nell’ambito della gestione di case cinematografiche. Ai domiciliari la figlia Vanessa ed il nipote Giorgio. Il testaccino doc, nato nel 1951, mantiene ormai da svariati il timone della Ferrero Cinemas Group. La società, evidentemente nell’occhio del ciclone in queste ore, gestisce una trentina di sale site nel cuore di Roma ed altre in Italia. Le indagini sarebbero concentrate sul territorio calabrese.
Er Viperetta, così scherzosamente soprannominato, nel 2014 ha rilevato il club della Sampdoria dal vecchio patron Riccardo Garrone. Ieri Ferrero ha regolarmente presenziato al match di Marassi tra i blucerchiati e la Lazio (1-3 per i biancocelesti). In tarda serata, tra l’altro, lo stesso patron aveva smentito l’eventuale esonero dell’allenatore D’Aversa.
“Dopo otto anni di sacrifici, lavoro, passione, perché io oltreché un presidente mi considero un grande tifoso della Sampdoria, ma anche di attacchi personali, spesso calunniosi e critiche pesanti, che io ritengo ingiustificate, comincio a essere stanco“. Così, poco tempo fa, si era espresso a proposito del suo ruolo a capo del club. Per l’ambiente doriano l’arresto è comunque un fulmine al ciel sereno, tutto ciò a pochi giorni dal derby cittadino contro il Genoa.