La casa, ultimo fortilizio di relazioni libere e non disciplinate dal potere e dall’uso dell’infame tessera verde, è in pericolo. È in pericolo la nostra casa dacché il potere presto o tardi pretenderà di normare all’interno della casa i rapporti, come già sta facendo imponendo l’uso di mascherine. Ma presto la violazione potrà essere anche di tipo materiale, una vera e propria violazione del domicilio.
Non sfugga a tal riguardo quello che anche in questi giorni viene presentato come se fosse ovvio e anzi necessario. Su molte testate giornalistiche infatti vengono riportate le parole del generale Figliuolo che ha detto di essere pronto a immunizzare casa per casa, porta a porta. Questa dichiarazione di intenti non deve essere trascurata per due ragioni. Anzitutto per il fatto che, come si diceva, la nostra casa ormai non è più così al sicuro come lo era in precedenza.
In secondo luogo non sfugga la valenza simbolica di tutto ciò. La benedizione con il siero va a sostituirsi, se non ad affiancarsi, alla tradizionale benedizione casa per casa che la religione cristiana nelle feste natalizie proponeva. Ebbene adesso avremo la benedizione proposta direttamente dagli armigeri dell’ordine terapeuticamente corretto. Tra l’altro non sfugga il fatto che a proposito di contraddizioni del nuovo ordine terapeuticamente corretto dovremmo essere, salvo errore, a una ormai raggiunta percentuale di benedetti col santissimo siero pari al 90% e forse anche oltre. Ebbene, se ormai l’infame tessera verde anche nella sua variante super si è imposta su tutta la linea; ancora se le benedizioni hanno raggiunto livelli ragguardevoli; per quale motivo l’emergenza non finisce?
Non sarà forse che sono ormai le misure di emergenza ad aver bisogno dello stato di emergenza?
RadioAttività, lampi del pensiero quotidiano – Con Diego Fusaro