Per non parlare di come la sua squadra era stata imbrigliata e colpita a freddo dalla Roma, senza mai riuscire a reagire in modo significativo, Giampiero Gasperini aveva a disposizione una sola possibilità: fare peggio della sua squadra. C’è riuscito in pieno, centrando l’unico obiettivo del suo sabato pomeriggio: spostare del tutto il tema della discussione dalla lezione ricevuta da Mourinho alla lamentela per il gol annullato – giustamente – all’Atalanta a causa della posizione di Palomino. Dimostrando, tra le altre cose, di non conoscere bene il regolamento.
Non pago di un post partita imbarazzante, il Gasp è andato anche a SKY ieri, a ribadire i concetti espressi a caldo sabato su DAZN, nello spazio di approfondimento “Sky calcio club”.
L’aspetto più paradossale di questo suo fine settimana consiste nel fatto che quando è passato a parlare di calcio, delle influenze ricevute in carriera e degli allenatori avuti da giocatore, è parso invece più che apprezzabile, anche perché di lui si possono dire molte cose, ma non che non sia tra i più bravi in circolazione.
Una volta di più, ha fatto di tutto per ribadire che fa parte di quella schiera di validi tecnici che prendono a picconate la propria immagine quando decidono di fare polemica, o di cercare una scusa per le partite durante le quali hanno ricevuto una lezione.
Paolo Marcacci