Come nasce “Vincenzo Capua”?
“Ad un certo punto della mia adolescenza, grazie a mio padre, ho scoperto la chitarra. Da lì è iniziato un nuovo mondo per me, ho iniziato a suonare, ho iniziato a scrivere canzoni, è uscita fuori la mia esigenza di esprimermi e sfogarmi attraverso la musica. Quando sono su un palco mi sento veramente me stesso, e questo mi ha dato la spinta per iniziare un lungo ed affascinante percorso artistico, che mi sta regalando tante soddisfazioni”.
Quale situazione ha stimolato la nascita del nuovo singolo “Polvere”? Prevedi l’uscita di un album?
“Sicuramente è stato stimolato dalla mia vita e dalla mia storia d’amore. Ultimamente ho vissuto situazioni piene di intensità e di emozioni di ogni tipo, ed ho vissuto una storia d’amore piena di passione. Spesso le storie più belle diventano delle altalene di emozioni, si vivono anche alti e bassi, si arriva a non capirsi, ad allontanarsi ed a rincorrersi. Questo succede sia in amore che in amicizia, e quando succede dentro di noi nascono emozioni forti come quelle della rabbia e della malinconia. In questa canzone avevo bisogno di tirare fuori tutto questo. Vedo in questa canzone una presa di coscienza delle diversità che c’è tra ognuno di noi, e la ricerca costante di un equilibrio tra le nostre imperfezioni. Accettare se stessi e gli altri è la cosa più importante e allo stesso tempo più difficile per una serenità di vita. Accettarsi, come dico nel testo del brano, nei difetti, nelle risposte sbagliate, nelle incomprensioni e negli eccessi. Sto lavorando ad un album, ho tante canzoni nel cassetto, e spero di dargli vita nel 2022”.
Se dovessi fare una collaborazione importante/featuring qual è l’artista con cui vorresti confrontarti e perché?
“E’ una bella domanda, a volte penso a dei featuring, che credo possano essere una grande fonte di arricchimento per un artista. E’ difficile dare una risposta perché in Italia siamo pieni di artisti interessanti, alcuni sono inarrivabili e ci si può pensare soltanto nei sogni. Se vogliamo parlare quindi di sogni ti dico Giorgia, probabilmente la cantante italiana con la voce più bella in assoluto. Tempo fa ho scritto un brano per un duetto uomo/donna, chissà che in futuro…”.
Parlaci della tua esperienza con la Nazionale Cantanti.
“Una delle realtà più belle del mio percorso artistico è senza dubbio la Nazionale Italiana Cantanti, che da anni mi supporta artisticamente e che è l’etichetta discografica che ha pubblicato “Polvere“. Grazie alla Nazionale Cantanti ho unito due miei grandi amori e passioni, il Calcio e la Musica. Con la Nazionale cantanti ho giocato decine e decine di partite, dove il risultato del campo è sempre stato il risultato che contava meno, perché quello che contava erano i fondi che riuscivamo a destinare perla solidarietà e la beneficenza. C’è sempre stato tanto divertimento e tanta voglia di aiutare il prossimo. Grazie alla Nazionale Cantanti, ho conosciuto tanti miei idoli, sono nate belle amicizie, sono nate collaborazioni (Fabrizio Moro ad esempio l’ho conosciuto nella Nic), ed ho rubato con gli occhi agli artisti più importanti della musica Italiana”.
Beatles o Rolling Stones? Perché?
“Parliamo delle band tra le più importanti della musica internazionale, ma se devo scegliere ti dico Beatles perché credo che il loro sia stato un incontro magico tra quattro personalità assai diverse, che insieme hanno dato vita ad un’epopea irripetibile per qualità e quantità di brani indimenticabili. Devo ammettere che sono più un amante della musica italiana, sono figlio dei brani di Mogol e Battisti, e per fortuna ho la possibilità di lavorare in una radio importante come Radio Italia Anni 60, che mi da la possibilità di ascoltare le canzoni italiane più belle”.
La pandemia ha cambiato le regole. Come vedi il futuro della musica?
“Purtroppo questa pandemia ha cambiato tutte le regole della nostra vita. La cosa più brutta è che ci crea paura ed incertezza nel futuro, e questa cosa pesa anche per il mondo della musica. E’ diventato difficile pianificare e programmare perché tutto quanto è in dubbio. Vedo purtroppo che si sta creando una disabitudine ad andare ad assistere alla musica dal vivo, e spero proprio che ci sarà presto un’inversione di tendenza”.
E come vedi il tuo di futuro?
“Vedo il mio futuro pieno di musica, pieno di nuove canzoni e pieno di concerti. E pieno anche di sogni, perché sono i sogni ed i progetti che ci tengono vivi”.