“E il modo ancor m’offende…” – (Dante, Inferno, Canto V)
Se due indizi cominciano a costituire una prova, una marea di cartellini che fanno, oltre a complicare la vita a un allenatore? Potrebbe finire qua, la rubrica, stavolta. Con un’istantanea a caso, scelta tra le tante che hanno come protagonista un direttore di gara dall’aria autoritaria e ducesca, meglio ancora se giovane e non ancora noto alle platee televisive come il dentista bolognese Prontera che ieri ha diretto Roma – Spezia. Riguardatevi i fotogrammi delle due ammonizioni di Afena Gyan (che a simulare sbaglia e l’abbiamo detto in diretta), col cartellino esibito con la prontezza di riflessi di un prestigiatore. Poi sovrapponeteli alle tante immagini delle sanzioni comminate a Zaniolo – in primis – e compagni in tante, troppe occasioni in campionato.
Ancora prima di invocare l’uniformità di giudizio, appelliamoci a quella di atteggiamento, perché la sensazione è che con la Roma, da molte giornate a questa parte, quelli che arrivano a fischiare siano tutti legittimati a sentirsi Rambo.
Paolo Marcacci