Una Lazio malinconica non va oltre lo 0-0 contro il Galatasaray. I biancocelesti devono accontentarsi del secondo posto nel girone di Europa League. Ora Immobile e compagni dovranno affrontare il playoff con una delle terze classificate dei gruppi di Champions.
Nella notte dell’Olimpico i turchi applicano nel miglior modo possibile la tattica impostata alla vigilia. Terim incarta il collega toscano con un assetto difensivo compatto e invalicabile per la prevedibile e lenta manovra dei padroni di casa. Poche idee e confuse quindi per la truppa biancoceleste. Sullo sfondo il diciassettesimo turno di campionato con la trasferta di Reggio Emilia contro il Sassuolo di Scamacca, Frattesi e Raspadori.
Sarri analizza così la prova dei suoi nell’immediato post-match: “Non era facile contro una squadra che non voleva giocare ed era ancora più difficile su questo terreno, la palla viaggiava molto lentamente. Per il dominio che abbiamo avuto, potevamo ottenere di più. Bisogna crescere e iniziare a vincere questo tipo di partite, trasformare la supremazia territoriale in un risultato concreto. Abbiamo portato mille palloni nei 20 metri avversari, poi c’è sempre mancato qualcosa“.
“Dopo la partita col Galatasaray – ha commentato Stefano Cieri della Gazzetta dello Sport – sinceramente il bicchiere mi sembra vuoto. Credo che quella di ieri sia stata una delle partite più brutte che ha fatto la Lazio quest’anno. L’impressione è che i biancocelesti non avessero proprio tutta la voglia di vincere una gara così importante per il girone di Europa League. Sì è vero, l’avversario è stato molto bravo a chiudersi ma è quello che bisognava aspettarsi alla vigilia. I turchi hanno impostato la loro partita difensiva riuscendo a portare a casa il punto che cercavano. Arrivare primi sarebbe stato molto rilevante, anche a livello economico per la società. Insomma, un passo indietro inaspettato“.
“Sono un po’ preoccupato. Mi sembra abbastanza evidente che la Lazio giochi condizionata da alcune cose che i giocatori devono fare e che non riescono a concretizzare nonostante l’impegno. Ieri sera col Galatasaray – secondo Luigi Salomone de Il Tempo – bastava l’1-0 e vedere almeno un tiro in porta avrebbe fatto piacere alle persone che erano allo stadio. In assoluto i biancocelesti dovevano essere in grado di fare qualcosa in più. La squadra di Sarri è sulle montagne russe con una evidente alternanza tra ottime partite e prestazioni decisamente negative. Da sottolineare inoltre che in Europa League ha giocato 6 partite e in 3 di queste non ha segnato e per 3 non ha subito gol. In questo momento è tutto paradossale nel gioco della Lazio e, a questo punto, sono paradossali anche le dichiarazioni di Sarri“.
Le reazioni dei nostri esperti
Alessandro Vocalelli
Serviva una Lazio con un cambio di passo o un’invenzione non scontata come invece non si è visto col Galatasaray. Sarri dice che la squadra è mancata nei 30 metri. I 30 metri sono quelli che contano di più nel calcio. Perché in genere un centravanti guadagna 3 volte di più rispetto a un difensore? Perché il calcio si fa nei metri finali del campo che decidono. Se hai l’80% di possesso palla a metà campo senza concretizzare non hai fatto nulla. La Lazio è una montagna russa con alti e bassi continui. Onestamente nelle ultime 3 partite non ho visto particolari miglioramenti, come invece afferma l’allenatore.
Paolo Cericola
Quando la Lazio non va bene c’è sempre una scusa. Una volta si dice che si gioca troppo, un’altra volta la colpa è della Lega o della Federazione, mentre ieri c’era il campo dell’Olimpico in pessime condizioni secondo Sarri. Il Galatasaray in effetti veniva da 0 gol subito fino ad ora. La Lazio però adesso è settima in classifica in campionato, a -9 dall’Atalanta quarta, ed è arrivata seconda in un girone nel quale il primo posto non era impossibile per come si era messa la situazione di classifica. Non vorrei che siamo tornati alle prime giornate di campionato. All’epoca si parlava di Akpa Akpro al posto di Luis Alberto e Lazzari in panchina, dopo 16 partite di Serie A nulla sembra essere cambiato.
Franco Melli
Sono profondamente deluso. Non puoi nemmeno dare giudizi definitivi. Quello che sembrava buono 3 giorni fa non è più buono dopo la prestazione di ieri sera e viceversa. Siamo sulle montagne russe con una squadra che non si capisce che cosa sia e, soprattutto, cosa possa farne Sarri o dove possa arrivare. C’è una congiuntura di allenatori implacabile nel trasformare in delusione quello che sembrava una grande illusione. Non mi meraviglierei se a Sassuolo tornassimo alla graticola.