Esce allo scoperto il nuovo inganno del potere: buonismo e moralismo per renderci tutti più poveri

Dato che alla classe realmente dominante, cioè l’oligarchia finanziaria, poco importa del destino del “cameriere”, cioè del politico di turno, negli ultimi decenni si è fatto di tutto per esautorare i parlamentari e i parlamenti dal loro ruolo di rappresentanza popolare.

L’ultimo esito referendario è stato vinto facendo leva sul concetto di spreco della politica, concetto apodittico. Poco conta far riflettere il cittadino che tale spreco sia legato al costo della rappresentanza e quindi sia un suo supremo interesse, per il quale abbiamo lottato per secoli, versando fiumi di sangue.

Immagino le crasse risate del manovratore nel vedere la folla suicidarsi nel disegno d’isteria collettiva provocata ad arte, con messaggi subliminali atti a distruggere il vero pericolo per l’oligarchia: la democrazia.

Coloro che hanno votato per ridurre il parlamento italiano hanno sbagliato perché non hanno fatto il loro interesse ma quello della controparte. Quello che la gente non comprende è che per avere la democrazia ci sono voluti migliaia di anni di lotte. Ridurre la democrazia è molto più facile piuttosto che costruirla.

Tagliare il numero dei parlamentari con argomenti risibili, tipo il costo della politica, in quanto è una frazione infinitesimale del costo del bilancio dello stato, parliamo di briciole. Di buon esempi sono lastricate le vie dell’inferno e di questi giudizi morali sono stanco, sono stanco di questo buonismo e moralismo imperante.

Sono stanco di vedere le persone farsi prendere per il naso, facendo leva su una società di poveri, distrutta dalle classi finanziarie che hanno introdotto meccanismi che hanno tolto il lavoro e la possibilità di risparmiare. Sono stanco di vedere le persone vessate fare del male a se stesse perché sono ingannate dal pensiero finanziario, quello che ha tutto l’interesse a togliere il potere della rappresentanza popolare e democratica perché un’oligarchia ha interesse che non ci sia una democrazia. Chi comanda oggi non sono i “camerieri”, i politici di turno, ma sono invece i grandi possessori del potere finanziario internazionale.

Malvezzi Quotidiani, l’Economia Umanistica spiegata bene – Con Valerio Malvezzi