Rispondo all’attacco congiunto di Libero e Repubblica: a nudo le contraddizioni su siero e tamponi

Nella giornata di ieri siamo stati attaccati dal rotocalco turbomondialista delle sinistre fucsia Repubblica e dal rotocalco turboliberale Libero delle destre bluette. Vien da commentare con le parole di Don Chisciotte: “Ci abbaianoSanchosegno che stiamo cavalcando!”

Agli amici ululanti del rotocalco voce del padronato cosmopolitico segnalo che i dati da me esibiti mostrano che quanti più tamponi si eseguono, tanti più positivi si scovano. Nulla dunque a che vedere con quello che presumono gli amici di Repubblica io volessi dimostrare. Non volevo dimostrare l’inefficacia del siero benedetto. Volevo semplicemente dimostrare con tutta evidenza che quanti più tamponi si effettuano tanti più positivi si scovano.

Sull’efficacia delle benedizioni con il santissimo siero, sempre laudando, ci permettiamo di domandare, se domandare è ancora concesso, se davvero le benedizioni ci mettono al sicuro, come voi dite, perché l’emergenza continua a fronte di una popolazione benedetta al 90%? Perché se le benedizioni sono così efficaci come voi dite si seguita con lo stato d’emergenza e si introducono i tamponi per i benedetti?

Perché a Gibilterra, dove la popolazione benedetta è pari al 100%, si continua con il lockdown e lo stato d’emergenza? Domandare criticamente di tutto è la radice della filosofia da Socrate in poi. Segnaliamo poi l’attacco analogo venuto da Libero. Pensate il rotocalco turboliberista ci attacca su due fronti. In primis sollevando la stessa questione di Repubblica e poi invece ci attacca anche, con ciò divergendo da Repubblica e caricando ulteriormente la dose, per aver osato porre una domanda a proposito delle navi che stanno giungendo dagli Stati Uniti in Europa.

Nel Regno dell’autoritarismo neoliberale evidentemente non è più lecito domandare. Destra e sinistra ci attaccano insieme, questo è un ottimo segnale. Accogliamo con giubilo questo duplice e congiunto attacco da un rotocalco delle destre bluette, Libero, e da un rotocalco delle sinistre fucsia, la Repubblica. Destra e sinistra oggi marciano divise ma colpiscono unite chiunque non sia allineato con la visione dominante dei gruppi neoliberali plutocrati sulla plancia di comanda.

Destra bluette e sinistra fucsia, congiuntamente con i loro quotidiani di riferimento, rappresentano l’alternanza senza alternativa poiché sono le due ali dell’aquila neoliberale. Esse rappresentano l’interesse dell’alto contro il basso, del signore contro il servo, del padronato cosmopolitico contro i ceti medi e le classi lavoratrici. L’attacco così livoroso di Repubblica e Libero è la prova provante del fatto che non sono ammesse interpretazioni divergenti.

Se davvero le benedizioni ci ponessero in uno stato di sicurezza non si capisce perché continuiamo ad essere nello stato d’emergenza, al fronte del fatto che il 90% circa degli italiani sono benedetti. Perché continuare con il lockdown e misure d’emergenza? Perché sottoporre a tampone addirittura i benedetti. Tante domande che non possono essere risolte nella maniera ad effetto ma vuota proposta da Repubblica e da Libero.

RadioAttività, lampi del pensiero quotidiano – Con Diego Fusaro