A nulla vale il fatto che da 30 anni continuiamo a versare benzina nel fienile. La mente umana ormai è incapace di pensiero critico, la credenza collettiva non crolla nemmeno davanti alla più banale e indiscutibile evidenza. Questa apparente assurdità è pienamente spiegabile dai modelli di controllo delle masse per due ragioni.
La prima è il citato meccanismo di privazione della visione umanistica, sostituito da una visione fideistica, con una fiducia dogmatica nella tecnica. Prova ne sia il fatto che recentemente milioni di persone hanno accettato con sincero entusiasmo la nomina dell’ennesimo Presidente del Consiglio senza nemmeno conoscere il programma economico. Solo sulla base dell’assunto che sia un bravo tecnico. L’incapacità di visione critica è dunque il primo meccanismo.
In questo primo meccanismo è centrale la privazione di visione umanistica. Ancora recentemente io ho sentito un ministro della Repubblica dire che non è opportuno studiare da parte degli studenti tre o quattro volte le Guerre Puniche. Ecco, questo modo di ragionare è diametralmente opposto al mio. Io credo invece che nelle scuole si debbano studiare le Guerre Puniche. Quella storia è una storia umanistica.
Malvezzi Quotidiani, pillole di economia umanistica con Valerio Malvezzi