Partiamo da Dicembre 2021, quando il popolo serbo insorge contro l’accordo tra il presidente della Serbia e la multinazionale straniera Rio Tinto per lo sfruttamento delle miniere di litio trovate nel paese. Di queste proteste si fa portavoce anche il tennista Novak Djokovic, che utilizza anche i suoi canali social per diffondere le ragioni della protesta a milioni di persone. “Djokovic batte il premier: bloccate in Serbia le miniere di litio della Rio Tinto” titola addirittura in quel periodo il Corriere della Sera.
Ma di dov’è la Rio Tinto? In grossa parte è proprio australiana.
Che legame ha con il governo australiano? Parliamo anzitutto dello stesso governo che in questo momento prova a distruggere la carriera di Djokovic, apparentemente per un vaccino non fatto (scusa assolutamente poco credibile, lo ha detto anche la corte federale australiana dato che il tennista ha un’esenzione da guarito).
Il problema vero è che quei legami sono molto più stretti di quanto si possa immaginare, e pieni di conflitti d’interesse.
Pensate che colui che dal 2018 è il capo dello staff del Primo Ministro australiano, prima di ricoprire quella carica lavorava proprio per la Rio Tinto, dove intratteneva i rapporti di lobbying con il governo. Poi, secondo quel sistema chiamato “delle porte girevoli”, si è trovato come per incanto a capo dello staff del Primo Ministro di quel governo stesso, in un momento in cui la Rio Tinto doveva ottenere le licenze per sfruttare i giacimenti in Serbia. Licenze che Djokovic e il popolo serbo hanno fatto naufragare.
Se andate sul sito del Ministero dell’Interno australiano potete leggere che la Rio Tinto ha finanziato alcune iniziative come quelle che riguardano la formazione di giovani australiani nel settore minerario, parliamo di investimenti da milioni di dollari. E chi è che sul sito si dice soddisfatta di quell’accordo con la Rio Tinto? Il Ministro dell’Interno Karen Andrews: guarda caso proprio colei che ha intrapreso il braccio di ferro con il tennista e che in queste ore potrebbe decidere unilateralmente di cacciarlo dal paese, nonostante la decisione della corte.
Djokovic ha dichiarato che nel suo primo interrogatorio ha avuto l’impressione che i funzionari prendessero ordini dall’alto. Addirittura lo lasciavano spesso da solo “per andare a consultare qualcuno”.
Il fratello ha invece dichiarato che ci sono dei “potenti che vogliono fargliela pagare”.
Secondo voi di chi parlano?
E perché vogliono fargliela pagare?
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