I tentacoli di Goldman Sachs stretti sul Quirinale: il piano segreto per avere l’uomo delle banche

Riassumiamo quello che sta accadendo dietro le quinte delle elezioni del Presidente della Repubblica dato che queste saranno le più delicate poiché il prossimo Presidente dovrà sancire il passaggio ad un nuovo modello politico-sociale che stanno provando ad imporre. Quel modello che dovrà bypassare i processi democratici e renderli sempre più irrilevanti e dovrà arrivare soprattutto a quello che le grandi banche d’affari istituzionali hanno scritto nei loro report, ovvero che bisogna riuscire a stracciare le costituzioni.

Dato che il Presidente della Repubblica sarebbe il garante di quelle costituzioni, hanno bisogno di un proprio uomo per arrivare a raggiungere il proprio obiettivo, anzi per farlo hanno bisogno di due caselle fondamentali: la presidenza della Repubblica e la presidenza della Corte Costituzionale. Infatti stanno facendo il possibile per portare alla Presidenza della Repubblica proprio Mario Draghi, un uomo allevato in seno a Goldman Sachs.

Come garante della Costituzione vogliono mettere chi proviene da quelle stesse organizzazioni che la Costituzione vorrebbero stracciarla. Il problema è che l’elezione del presidente della Repubblica, a differenza di quella del presidente del Consiglio che ormai hanno imparato ad imporre strumentalizzando una crisi al momento opportuno, che sia crisi economica con Monti nel 2011, guarda caso uomo Goldman Sachs, o che sia una crisi sanitaria come nel 2020 con Mario Draghi, guarda caso anche lui uomo Goldman Sachs.

Per imporre però il Presidente della Repubblica bisogna passare per quegli iter democratici che il cartello finanziario odia nella maniera più assoluta perché sono quelli che spesso gli mandano in tilt i piani come accadde in passato con Romano Prodi, guarda caso il terzo politico proveniente dalla Goldman Sachs.

Quando il cartello finanziario non riesce ad imporre il proprio uomo deve imporre chi ne fa le veci. Nel caso di Prodi furono costretti ad un Napolitano bis, ossia a confermare quello che la prima volta diventò presidente della Repubblica proprio grazie alla presidenza di Romano Prodi.

Oggi per poter arrivare a stracciare definitivamente la Costituzione avrebbero bisogno di Draghi al Quirinale, se non riescono con lui devono fare un’operazione simile a quella fatta con il Napolitano bis, questa volta con Mattarella che in questi anni si è reso accondiscendente ai vari attacchi alla nostra costituzione.

Per farlo dovrebbero giustificare l’operazione continuando a strumentalizzare la crisi sanitaria oppure, ed è quello che stanno provando a fare, devono trovare chi ne fa le veci. Al momento l’unico complementare a Mario Draghi è soltanto Giuliano Amato. Quello che nel 1992 contribuì alla svendita del patrimonio pubblico italiano e fu artefice di quelle leggi sulle privatizzazioni degli enti pubblici e banche che ne favorirono il cartello speculativo internazionale.

Il problema di Amato è che parallelamente all’elezione del presidente della Repubblica, lui sta per diventare presidente della Corte Costituzionale, ossia dell’altra casella da occupare assolutamente per arrivare a stracciare la Costituzione senza opposizione. Quindi una casella al momento ce l’hanno già, occorre la seconda.

Qualora il cartello internazionale non riuscisse ad imporre il proprio uomo alla presidenza della Repubblica potrebbero optare per Giuliano Amato, potrebbero rinunciare a quella casella per ottenere quella della presidenza della Repubblica. Una casella fondamentale perché il Presidente della Repubblica sarà anche l’artefice del nuovo governo nel 2023 e non dimentichiamo che il presidente della Repubblica presiede anche il CSM e senza una magistratura accondiscendente ad alti livelli non possono andare da nessuna parte. Come vedete si sta realizzando la Matrix europea!

La Matrix Europea, la verità dietro i giochi di potere – Con Francesco Amodeo