Mourinho chiama Sergio Oliveira. La Roma blinda l’acquisto del centrocampista del Porto e della Nazionale portoghese. Dai lidi lusitani sono praticamente certi: il giocatore potrebbe arrivare già quest’oggi nella Capitale per effettuare le visite mediche di rito.
L’affare è praticamente concluso. I giallorossi dovrebbero accogliere il regista nato nel giugno del 1992 con la formula del prestito oneroso con diritto di riscatto, fissato per la prossima estate, ad 1 milione di euro. Apparentemente esclusa l’eventualità dell’obbligo di riscatto, ma questo dettaglio ancora dovrà essere chiarito con il crisma dell’ufficialità. Il prezzo dell’eventuale riscatto raggiunge quasi i 14 milioni.
Il giocatore andrà a guadagnare uno stipendio pari a 2,5 milioni netti annui. Domenica 16 gennaio, con kick off alle ore 18, all’Olimpico si gioca il match tra Roma e Cagliari. Mourinho, complice anche l’assenza di Cristante, è seriamente intenzionato a regalare la maglia titolare ad Oliveira. Stesso discorso per l’inglese Maitland-Niles, già visto nella sfida persa 4-3 contro la Juventus di Allegri e Dybala.
Tutti i dettagli della trattativa tra Roma e Porto forniti da Roberto Maida (CorSport)
Questo è il giocatore che Mourinho ha chiesto per rinforzare il reparto del centrocampo. Non so ancora se questa operazione si chiuderà con un prestito con obbligo di riscatto condizionato o con un aumento della cifra del prestito oneroso. Arriva nella Capitale per giocare subito da titolare contro il Cagliari, anche perché manca Cristante squalificato in quella zona del campo. In tal senso anche Maitland-Niles diventa importante in questo momento. Questi sono giocatori che i giallorossi hanno preso dovranno giocare tante partite al posto di chi, per un motivo o per un altro, non sarà a disposizione. Penso che Oliveira sia stato acquistato perché Mourinho lo considera uno di quelli che nell’immediato può dare già una mano. E’ un giocatore esperto, con personalità che francamente in questa Roma, se sta bene, può ritagliarsi uno spazio rilevante.
