L’affaire Serra-Milan. La sconfitta interna dei rossoneri contro lo Spezia diventa un caso nazionale. L’errore fin troppo evidente del direttore di gara Serra, sull’azione del gol non convalidato a Messias per il precedente fischio sul fallo subito da Rebic, ha scatenato le reazioni più disparate.
Il gesto certamente più discusso coincide con le scuse pubblicate dall’AIA. Una presa di posizione, da parte dei vertici arbitrali, che rischia di creare un precedente a dir poco rilevante in ottica futura. Il vice designatore della Can A Gervasoni ha esternato le sue scuse alla dirigenza rossonera. Per Serra, protagonista malcapitato della serataccia di San Siro, si prospetta uno stop dai campi nelle prossime settimane.
Giusto sottolineare l’atteggiamento molto signorile ed elegante di Stefano Pioli e dell’intero staff rossonero. “Ho provato a calmare i giocatori ma non ci sono riuscito e lo dimostra il gol subito allo scadere. Le responsabilità sono nostre – ha dichiarato nel post partita il mister milanista – ma sono da dividere con la direzione arbitrale. Serra ci ha chiesto scusa. Un vero peccato. Uno stop che non ci voleva, questa era una vittoria che volevamo fortemente. Ora vediamo di reagire nella prossima partita, tutti possono avere una giornata storta. E noi l’abbiamo avuta stasera“. D’altro canto Thiago Motta gongola per il blitz posto in essere dal suo Spezia, con reti di Agudelo e Gyasi. Inutile la rete firmata dal talento portoghese del Milan Leao.
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Alessandro Vocalelli
L’errore di Serra indubbiamente pesa sulla partita e può pesare anche sul campionato. Oggi cambia non solo la classifica, ma magari anche il modo con cui il Milan affronterà le prossime partite. Perché se alla vigilia del derby stai sopra l’Inter te la giochi in un modo, mentre se stai sotto di 3-4 punti sei costretto a giocare in un altro modo. Da una parte condanno Serra, però dall’altra bisogna sempre ricordarsi che errare è umano. Mi dispiace umanamente perché questo episodio gli può condizionare la carriera. Complimenti poi al Milan per la signorilità dimostrata alla fine.
Tiziano Crudeli
Sì, sono arrabbiato anche con l’arbitro. Però questo non deve essere un alibi. E’ vero che l’errore ha condizionato il risultato, però è altrettanto vero che il risultato finale è stato condizionato dall’errore di Hernandez, dagli errori in fase di conclusione a rete, dagli errori del reparto arretrato che si è fatto trovare scoperto al ’96. Quindi ci sono colpe che devono essere attribuite a squadra e allenatore. Col senno di poi certe sostituzione non le ho condivise.
Tony Damascelli
Purtroppo l’errore arbitrale è decisivo. Ciò che non mi è piaciuto è quello che è accaduto dopo. Perché tutto questo crea un precedente. Da oggi in poi sappiamo che, in caso di errori degli arbitri, l’AIA dovrà chiedere scusa. Questo non è mai accaduto in passato. Da sottolineare l’eleganza di Pioli che, a differenza dei suoi sodali, non ha urlato o strillato in conferenza contro l’ingiustizia. Però l’AIA ha creato un precedente unico e molto importante.
Luigi Ferrajolo
Quello dell’AIA dovrebbe essere considerato anche come un gesto nobile. Dobbiamo partire da un presupposto molto semplice: l’errore è stato evidente. Gli altri errori, che spesso vengono commessi, sono contestabili e contestati. L’errore di Serra è talmente limpido e in buona fede che le scuse bisognerebbe apprezzarle. Questo mi sembra un eccesso di fair-play, quindi non è una cosa negativa. Poi non dimentichiamo il comportamento lodevole di Pioli e di tutto il Milan.
Franco Melli
Francamente sono turbato anche per le giustificazioni che sento. Ieri è stato fatto a brandelli il campionato e la sua regolarità. Probabilmente è stato tumulato il campionato perché l’Inter, vincendo anche il recupero, parte con 5 punti potenziali di distacco e invece potevano essere 2. Uno spettatore perché dovrebbe andare a vedere queste partite. L’arbitro è un giudice e deve amministrare la giustizia nel migliore dei modi. Se si finisce in barzelletta, allora va bene tutto. Certo, per l’arbitro c’è tutta l’umana comprensione. Stendiamo allora un velo pietoso sul campionato. Ieri è morta la stagione.