La stretta fatale sancita dal nuovo Dpcm: un giorno la storia chiederà conto agli aguzzini della libertà

E infine è giunto l’ennesimo Dpcm con il quale viene data sepoltura definitiva alla Costituzione italiana e financo al regno dei diritti e delle libertà. L’euroinomane di Bruxelles Mario Draghi, colui il quale ha commissariato per conto degli oligarchi del capitale, ha firmato il Dpcm sulle misure che vanno a ledere le libertà (già messe a dura prova) di quanti ancora resistano e non abbiano assunto l’infame tessera verde.

Il nuovo Dpcm dà una stretta decisiva. Ancora una volta assistiamo a un vero e proprio accanimento che non è affatto di tipo terapeutico, essendo invece apertamente repressivo e autoritario. L’obiettivo in fondo è uno solo: colpire senza pietà coloro i quali hanno come unica colpa quella di non essersi ancora piegati al nuovo Leviatano tecno-sanitario.

Curioso che il cosiddetto Governo dei Migliori, mai formula fu più orwelliana, decida ancora una volta di limitare libertà che vengono appellate senza pudore come inessenziali. Badate anche solo alla violenza di un potere che pretenda di dire cosa è essenziale e cosa non lo è per la vita di un cittadino. Siamo al cospetto di un potere distopico e dispotico che dall’alto decide per i cittadini cosa sia essenziale e cosa no. D’ora in avanti i cittadini, per decisione del Governo dei Migliori, non potranno nemmeno più accedere alle librerie. Sì, perché il Governo dei Migliori reputa evidentemente non essenziale la cultura, la lettura, la formazione.

Insomma, una situazione davvero insostenibile che appare ogni giorno più intollerabile e della quale un giorno la storia chiederà conto a ciascuno. Non solo agli aguzzini che in maniera indegna stanno portando avanti questo compito al quale verrà legato per sempre il loro nome. Ma anche chiederà conto la storia a ciascuno di noi.

RadioAttività, lampi del pensiero con Diego Fusaro