Irriconoscibile Inter. Simone Inzaghi osserva attonito l’involuzione della sua truppa. Il pareggio a reti bianche contro il modesto Genoa accende nuovamente una luce di allarme negli spogliatoi della Pinetina e di San Siro.
La corazzata nerazzurra, apparentemente famelica e irresistibile fino a qualche settimana fa, si trova adesso a dover curare con medicinali specifici la sindrome della ‘pareggite‘. Lungodegenza intervallata dalle rovinose cadute nel derby contro il Milan (2-1 per i rossoneri) e nel match interno contro il Sassuolo (2-0 per i neroverdi).
Questo il commento a caldo del tecnico piacentino nel post-partita di Marassi: “Amaro in bocca, potevamo sicuramente approcciare meglio la partita. Onore a loro, ma avremmo meritato di più. Ci hanno creato qualche problema all’inizio, poi abbiamo tirato 20 volte in porta. È un momento in cui non riusciamo a segnare. Non dobbiamo abbatterci, serve tornare alla vittoria. Ci manca quel guizzo che prima riuscivamo sempre a trovare, oggi abbiamo cambiato anche uomini e strategia. Le partite sono frutto di episodi“. Sì, ai nerazzurri manca qualcosa per rimettersi in carreggiata. Lo scudetto non aspetta. Il treno per il titolo corre ad alta velocità.