Il ciclone Vlahovic si abbatte sul campionato. Il centravanti serbo bagna con gol il suo esordio con la maglia della Juventus. Il bomber classe 2000 stende il Verona di Tudor con un docile pallonetto alle spalle di Montipò sul invito di Dybala.
Lui e Zakaria: due nuove frecce per Allegri. Il mister toscano si coccola la prima da urlo dei due acquisti sfoderati dal club nel mercato di gennaio. La telenovela tra Vecchia Signora e Fiorentina per la punta balcanica è stata lunga ed estenuante, ma ne è valsa la pena. Nella nebbia dello Stadium il battesimo di Dusan in bianconero si è arricchito di un fascino del tutto particolare.
Osannato dal popolo sugli spalti, assistito al meglio dai compagni di squadra, abbracciato con illimitato entusiasmo al momento della rete del vantaggio. I bianconeri, al netto di criticità croniche che di certo non spariscono in una sola notte, sembrano ora indirizzati verso un cammino più degno e congeniale alla loro fama. Questo il commento a caldo di Max Allegri ai microfoni di DAZN: “C’è entusiasmo per l’arrivo di Vlahovic e Zakaria, la società è stata molto brava. La partita è stata tosta, il Verona è una squadra che corre molto. Abbiamo approcciato bene la gara, i tre attaccanti hanno lavorato bene. Ora dobbiamo rimanere sereni, calmi, il cammino è ancora lungo. Vincere era importante, sarebbe stato un peccato non farlo. Il Verona ci ha fatto dannare“.
Il parere dei nostri opinionisti
Mario Mattioli
Indubbiamente Vlahovic e Zakaria hanno già dimostrato di poter diventare elementi importanti per questa Juventus. Il cambiamento portato dal bomber serbo è visibilissimo perché lui ha un gioco talmente semplice che può applicarlo in qualsiasi contesto. E’ quello che serviva ai bianconeri.
Roberto Pruzzo
Vlahovic ha una qualità che non ha nessuno e fa giocare bene tutti i compagni. Secondo me Zakaria non è che abbia fatto chissà che cosa. Tra l’altro ha giocato come interno di centrocampo in ruolo, a mio avviso, non suo. Perché lo svizzero è un metodista davanti alla difesa. Alla fine però ha siglato il 2-0 con un buon inserimento. Ma quello che colpisce di Vlahovic è che a 22 anni è un leader riconosciuto da tutti. Questo ragazzo ha bisogno di due ore di ambientamento. Gli altri traggono benefici. Basti pensare alle prestazioni di Dybala e Morata.
Nando Orsi
Vlahovic e Zakaria hanno già portato una ventata di novità in questa Juventus. Lo stesso mediano svizzero, nonostante il suo ciondolare confusionario, è uno che sta in tutte le parti del campo, mena, si inserisce e conquista palloni. Il serbo è sempre un pericolo pubblico. I bianconeri ne hanno giovato, anche se incontrare il Verona non era assolutamente semplice. La Juve ha sofferto poco ma dopo ha legittimato il 2-0.