Sul mio blog ieri ho lanciato una nuova rubrica dal titolo “Manuale di autodifesa per free vax”. In pratica una rubrica dedicata a tutti coloro che ritengono che ci debba essere libertà di scelta sulla questione vaccinale e sono costretti a difendersi da quelli che io definisco pasdaran della vaccinazione.
Il titolo della rubrica ha preso spunto dal titolo del libro di Messora con l’amico Francesco Carraro. Proverò a riassumere i vari punti di quella rubrica in pillole radio. Una rubrica nella quale io andrò a confutare con dati, statistiche e grafici quelle che sono le principali tesi propagandate dai media e dai sostenitori dell’obbligo vaccinale. Le tesi confutate nel primo articolo di ieri sono due: quella seconda cui più contagi ci sono in un paese e più sono i morti, l’altra secondo cui nei paesi con più restrizioni si muore di meno.
Il primo grafico dell’articolo riguardava la comparazione tra Italia e Irlanda per quanto concerne il numero di contagi da Covid-19 registrati nei due paesi. Da questo grafico si evince che in Irlanda ci sono stati complessivamente più contagiati che in Italia dal 2020 al 2022. Questo differenziale diventa ancora più netto quando in Irlanda a partire dal 19 gennaio sono state tolte tutte le restrizioni imposte negli spazi pubblici mentre in Italia, nello stesso periodo, con le restrizioni venivano addirittura inasprite.
Se ci fermassimo a questi dati, verrebbe da dire che le restrizioni servono per combattere il virus perché i contagi sono stati di meno ma dato che in una pandemia il vero problema non è rappresentato dai contagiati asintomatici ma da quelli che finiscono nelle terapie intensive e ancora di più da coloro che muoiono di Covid-19.
Sono andato ad analizzare un altro grafico in cui la comparazione tra Italia e Irlanda riguarda il numero di morti per Covid per milioni di abitanti. Da questa nuova analisi ci si rende conto che nonostante le differenze nelle politiche di contenimento del virus tra due paesi che sappiamo essere state sempre più rigide in Italia, proprio nel nostro Bel Paese ci sono stati più morti di Covid per milioni di abitanti rispetto all’Irlanda.
Questa differenza diventa ancora più accentuata nel periodo che segue la fine di tutte le restrizioni in Irlanda, periodo in cui invece in Italia le restrizioni erano ancora in vigore. Questo ci fa capire che in Irlanda era aumentata l’immunità naturale e quindi si moriva di meno mentro in Italia il numero dei morti aumentava.
A quel punto per avere una conferma ho fatto una ennesima prova mettendo questa volta a confronto l’Italia, il paese con più restrizioni con la Svezia, ovvero il paese con meno restrizioni in assoluto. Mi sono reso conto che complessivamente in Svezia il numero dei contagi per milione di abitanti è stato quasi sempre uguale o in alcuni punti leggermente superiore al numero dei contagi in Italia nonostante i due paesi abbiano adottate politiche agli antipodi.
Se analizziamo il grafico sul numero di morti per milione di abitanti, notiamo che in Italia è stato nettamente superiore rispetto a quello della Svezia con un differenziale altissimo, addirittura per alcuni mesi del 2020-2022. Ho potuto trarre delle conclusioni: la gravità della pandemia in un determinato paese non si può misurare dal numero di persone contagiate ma soltanto dal numero di morti causati.
Seconda conclusione: il numero di morti causati dal virus non diminuisce nei paesi che adottano restrizioni rispetto ai paesi che ne adottano meno.
La Matrix Europea, con Francesco Amodeo