Non tutti sono contenti della rielezione di Mattarella a Presidente della Repubblica, ma abbiamo schivato di ben peggio. Perché ricordiamoci che poteva diventare Presidente della Repubblica addirittura Silvio Berlusconi che dice di essersi ritirato perché non aveva i numeri. Se li avesse avuti, siamo tutti certi che se li sarebbe giocati e avrebbe provato ad essere eletto. Ma che il centrodestra non avesse quei numeri lo si è visto quando non è riuscito a far eleggere Casellati.
Questo è il secondo pericolo che abbiamo scampato. C’è un minimo comune denominatore che accumuna Berlusconi a Casellati, attuale Presidente del Senato. Il primo era imputato quando la seconda scese in piazza, davanti alla Procura di Milano, per protestare contro quello che a suo dire era un continuo atto di intimidazione contro lo stesso Berlusconi. In quella piazza ce ne erano anche altri che poi abbiamo riconosciuto anche oggi. Qualcuno che è sparito, come Franco Alfano, altri come Daniele Capezzone che stavano appunto lì.
Sostanzialmente questi personaggi mostravano solidarietà al fatto che Berlusconi avesse detto pubblicamente di essere stato confuso sulla vera identità di Ruby Rubacuori e averla considerata, in buona fede, la nipote del Presidente egiziano Mubarak. Testualmente, in una registrazione che egli stesso fece di nascosto con un magistrato, Berlusconi dice: ‘Che figura ci avrei fatto come capo del Governo italiano rispetto a un dittatore se non mi fossi mosso con quella telefonata alla Procura di Milano per far liberare Ruby Rubacuori che era stata portata appunto nell’anticamera delle patrie galere? ‘
Un tale solenne castello di sciocchezze come può essere creduto da qualcuno, fosse anche lo stesso che le racconta? Ma la cosa più straordinaria è che ci hanno creduto anche gli altri. La signora Casellati fece di questa difesa di Berlusconi anche oggetto di una intervista televisiva con Lilli Gruber in cui ha aggiunto al già suo memorabile curriculum di portatrice di pellicce e utilizzatrice di aerei di Stato in misura congrua quello di persona che difende una versione chiaramente non sostenibile. Senza dimenticare la sua contrarietà alla pillola del giorno dopo, la sua volontà di modificare la legge 194 per l’interruzione della gravidanza e la sua condannato la fecondazione eterologa. Insomma, abbiamo rischiato veramente due bei personaggi. Dai, ci è andata bene.
GeoMario, cose di questo mondo – Con Mario Tozzi