Un Abisso contro la Roma. L’arbitro del match contro il Genoa, culminato con uno scialbo e noioso 0-0, piomba nella bufera delle polemiche dopo lo sfogo del post-partita di Mourinho. Un altro a perdere le staffe è stato Nicolò Zaniolo. Il talento azzurro prima firma un gol da applausi e poi, dopo l’intervento del Var e l’annullamento della rete, sfodera un vocabolario denso di francesismi verso il direttore di gara. Rosso per lui e doccia anticipata.
“Forse sarebbe meglio non commentare e parlare solo della partita. Se quello è fallo – ha tuonato lo Special One a caldo ai microfoni di DAZN – allora il calcio è cambiato, è un altro sport. Se queste sono le indicazioni che gli arbitri hanno, il gioco non è lo stesso. Dobbiamo trovare un altro nome. Agli occhi del potere la Roma è piccolina“. Dichiarazioni al veleno al termine di una gara giocata obiettivamente male dalla truppa giallorossa soprattutto nell’arco della prima frazione.
Siamo alla vigilia della sfida dei quarti di Coppa Italia. Il tecnico portoghese affronta il suo glorioso passato. Inter-Roma si presenta come un match tutto da vivere, non solo per i risvolti agonistici. Kick off martedì alle ore 21 nella cornice di San Siro.
Roma penalizzata fortemente dagli arbitri? Parola alle Teste di calcio
Furio Focolari
Se il Var interviene a quel punto il gol deve essere per forza annullato. Se fosse successa ad Abisso la stessa cosa magari con Lautaro Martinez e non con Zaniolo, forse sbagliando perché non tiene conto del momento, ma probabilmente lo avrebbe espulso lo stesso. Non credo che possiamo ancora andare in giro a dire che se c’è la maglia della Roma o della Lazio gli arbitri si comportano in un modo diverso rispetto agli altri. Mourinho, quando le cose vanno in un certo modo in campo, esce con questo discorso. Noi però non parliamo di una Roma che contro il Genoa, come contro la Sampdoria, non ha giocato a pallone.
Stefano Agresti
C’è un aspetto che non può essere trascurato. Stiamo parlando dell’allenatore che ha allenato per due stagioni l’Inter in mezzo alle polemiche. Ora cita Lautaro, ma quando allenava i nerazzurri diceva che Rosella Sensi era nata nella cura d’oro facendo indignare tutta Roma. Come è possibile che Mourinho si accorga dello scarso potere politico quando allena i giallorossi e invece diceva tutto il contrario quando guidava l’Inter? Almeno abbia memoria di ciò che ha fatto lui.
Tony Damascelli
Mourinho, quando era all’Inter, un giorno disse: ‘Io non sono un pirla‘. Lui ritiene che siano ‘pirla’ tutti quelli che lo ascoltano. Lui è un ex grandissimo allenatore. Continua a recitare la parte di Mourinho, non parla mai della partita e parla sempre degli arbitri. Due mesi fa aveva detto che Zaniolo doveva andare a giocare all’estero. Adesso dice che Chiellini, Lautaro, Zlatan sono favoriti dagli arbitri. Ritengo che sia arrivato al capolinea. Perché? Perché non trova mai giustificazioni per le prestazioni mediocri della propria squadra.
Roberto Pruzzo
Mi sembra anche strano che tutti gli episodi gli vadano contro. Però questo discorso non si può fare perché diventa uno che piange e basta. Nello specifico ci sono stati episodi in altri campo che meritavano la chiamata al Var, non so per quale motivo il Var viene chiamato quasi sempre quando c’è la Roma. Poi, con tutta onestà, il primo tempo giallorosso è stato impresentabile. In una partita in cui l’unica arma per sfondare contro il Genoa era quella di sfruttare gli esterni. I due quinti invece non hanno combinato nulla. Quindi la partita è stata impostata malissimo dall’allenatore.