“Io sono amico di tutti, la trasmissione non è amica di nessuno”: con una massima attribuita a Enzo Biagi, il conduttore di Report Sigfrido Ranucci spiega perché nelle ultime ore si è sollevato l’ennesimo polverone sul suo programma. Da tempo al centro di un fuoco incrociato soprattutto da parte dei destinatari delle inchieste, la redazione di Report questa volta si trova di fronte accuse di fatture false, dossier di fango e 007 amici. Il presunto scoop è targato Il Riformista e secondo il quotidiano diretto da Piero Sansonetti, Ranucci avrebbe offerto una collaborazione a due freelance per “per demolire la reputazione di un politico del nord Italia”. L’indiscrezione è stata poi accompagnata da un video pubblicato dalla stessa testata.
Ai microfoni di Stefano Molinari a Lavori in Corso, Sigfrido Ranucci ha chiarito che i documenti risalgono al 2014: “Sono quelli che aveva pubblicato il sindaco Flavio Tosi, per i quali era stato già denunciato e condannato in primo grado per diffamazione. Quelle registrazioni sono state in parte manipolate”. Rispetto a quanto accaduto, dunque, Ranucci ha dichiarato anche di “aver già dato mandato ai legali di sporgere querela e richiesta di risarcimento danni. E saranno tanti”. Ecco l’intervento in diretta.
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